Dalcò_Dizionario parmigiane
Benefattrice. Fondatrice della scuola materna di Noceto. Dopo il matrimonio si trasferì in Argentina: ritornata in Italia, nel 1896, acquistò il podere Torre Rossa. Nel 1900 morì il marito Graffigna e, in sua memoria, fece costruire la scuola materna del paese. Fonte: notizie fornite da Ivana Brambilla. Granelli Zaira 1889 - Fidenza 13 maggio 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento delle forze alleate che colpì Fidenza. Furono 144 i bombardieri che, in tre ondate successive, devastarono la cittadina e la sua periferia. Furono distrutti il Palazzo Vescovile e danneggiato il Duomo. Persero la vita 113 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 249. Grassi Elisa 1887- Langhirano 28 settembre 1911 Morì a Langhirano nell’eccidio provocato dalle Forze dell’Ordine, durante lo sciopero generale di protesta contro la spedizione italiana in Tripolitania. Era componente della Commissione esecutiva della Camera del Lavoro. Bibl.: Cervetti V. (a cura di), Repubblica, fede e lavoro. La Fratellanza Artigiana Langhiranese e la Società femminile di Mutuo Soccorso , Edizioni Analisi, 1990, p 82. Grassi Giuseppina Parma settembre 1866 Patriota. Direttrice di una scuola femminile, già distintosi per l’offerta di bende e camicie al corpo dei volontari garibaldini, donò a Garibaldi “un’elegantissima gualdrappa, lavorata da lei e dalle allieve”. Bibl.: Previtera G., Tra realtà e rappresentazione del reale. Le donne a Parma dopo l’Unità nella stampa coeva (1860-1870) , Tesi di laurea, Università degli Studi di Parma, a.a. 2001-2002, pp. 256- 257. Grassi Ida Fidenza anni Trenta Gelataia. Soprannominata “Costantina” dal nome del marito Costantino, si metteva davanti all’asilo “Battisti” per vendere il gelato ai bambini. Portò avanti per mezzo secolo l’attività artigianale del marito, svolta a Mantova. La varietà dei gusti dei suoi gelatiera considerata fra le più ampie come il fiordilatte, la nocciola, il pistacchio, il torroncino. Preparava anche deliziosi sorbetti al limone, alla pesca, all’albicocca, al mandarino. Energica e molto capace, aveva un’attività frenetica tutti i mesi dell’anno: in novembre preparava il lattemiele, poi la liquerizia. Poi i ceci che serviva caldi e le caldarroste. Bibl.: Loreni S., Fidenza , in Dall’Acqua M., Sartorio L, Uccelli G., (a cura di), Fredde dolcezze: sorbetti, gelati e gelatieri parmigiani , Gazzetta di Parma, 2005, pp. 151-154. Grassi Maddalena Parma 17 ottobre 1779 - 4 aprile 1834 Soprano. Marchesa d’Havet, studiò musica e canto con Antonio Toscani. A causa della critica situazione finanziaria della famiglia, si dedicò alla carriera teatrale con successo grazie a una voce bella, robusta, sonora e agile. Debuttò nel carnevale 1804-05 al Teatro Ducale in Morte di Semiramide di Nasolini: le vennero dedicate odi e sonetti da Angelo Mazza. La sera del 19 maggio 1805 con la Sofonisba di Paër inaugurò il nuovo Teatro del Corso di Bologna. Ritornò a Parma nel 1808 nel Corradino di Morlacchi e nel 1809 nella Guerra aperta di Gugliemi. Nel 1831 cantò a Vercelli in Semiramide e, nel 1832, in Cenerentola al Teatro San Samuele di Venezia.
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