Dalcò_Dizionario parmigiane

Guidi Lucia Bardi 10 dicembre 1934 - 18 luglio 1944 Vittima di guerra. Morì a causa dello scoppio di un ordigno. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 161. Guidorossi Erminia Parma 5 aprile 1876 - 28 maggio 1956 Lattaia. Nel 1914, insieme alle sorelle Giuseppina ed Elvira, aprì in via Mameli 16 uno dei primi locali pubblici Cura Lattea. Anche a Parma, nei primi del Novecento, nacquero nuovi luoghi d’incontro: l’ambiente fumoso che caratterizzava le osterie fu trasformato con interventi decorativi e d’arredo luminosi. Vi si consumava soprattutto latte, anche se vi si potevano trovare anche liquori. I prezzi per la cura erano: 15 centesimi per una tazza di latte e cacao o latte e cioccolata; dieci centesimi per una tazza di latte ghiacciato o caldo. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, p 100; Marcheselli T., Parma di una volta , Grafiche Step, 2006, I, p 34. Guidotti Aldina Varano de’ Melegari 1911 - 1 giugno 1944 Fu uccisa durante una delle operazioni di rastrellamento dell’estate del 1944 causate dagli attacchi delle formazioni partigiane che insidiavano le postazioni tedesche con l’obiettivo di liberare l’alta valle del Taro. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 410. Guidotti Luisa Parma 17 maggio 1932 - Harare 6 luglio 1979 Baronessa, figlia di Camillo e Anna Mistrali. Visse i suoi primi anni a Parma, probabilmente frequentando anche il Conservatorio delle Luigine. Poi si trasferì a Fabbrico, nel Reggiano, dove la famiglia possedeva una casa di campagna. Durante la seconda guerra mondiale si rifugiarono a Cogolonchio di Salsomaggiore, nella villa ereditata dalla madre. Ancora molto giovane, fu nominata presidente femminile dell’Azione cattolica di San Domenico. Si laureò in medicina, con specializzazione in radiologia, e aderì all’Associazione femminile medico missionaria voluta dal cardinale Montini. Nel 1966 partì per la Rhodesia, dove avviò l’opera di soccorso nel lebbrosario di Mutema e all’Ospedale All Souls, che cinque anni più tardi già raccoglieva 5600 malati. La colonia inglese era governata da Jan Smith e, in quel periodo, scoppiò la guerra di indipendenza. Fu incarcerata per avere curato anche i feriti degli insorti, subì un duro processo e rischiò l’impiccagione. Dovette intervenire sia la Santa Sede sia il governo italiano: fu liberata e, nonostante il consiglio di rientrare in Italia, decise di rimanere. Il 6 luglio 1979 mentre era alla guida di un’ambulanza, fu raggiunta da una raffica di mitra che la uccise. La salma fu portata in Italia, per essere sepolta nella tomba di famiglia a Fabbrico, quindi traslata nella Cattedrale di Modena. Qui si aprì il processo di beatificazione per rogatoria, su richiesta della Diocesi di Harare. In Zimbabwe l’ospedale fondato continuò a funzionare anche dopo la sua morte. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, pp.102-103; Montani M., Luisa Guidotti beata? , Gazzetta di Parma, 11 agosto 1998, p 9. Guilia Parma 1165/1168 Fu badessa di monastero di San Quintino dal 1165 al 1168. E’ nominata nella “Nota delle Abbadesse dell’Insigne Monistero di San Quintino le quali erano perpetue”, documento conservato nel Fondo Documentario Moreau de Saint Méry Chiesa e Monastero di San Quintino delle

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=