Dalcò_Dizionario parmigiane
Hazon Margherita Sidney 6 agosto 1892 - Parma 29 maggio 1967 Arpista. Figlia di Roberto. Entrò nel Regio Conservatorio di Milano e si diplomò, nel 1912, in arpa con premio di primo grado. Si dedicò quindi alla carriera concertistica con buon successo. Nel 1915 vinse il concorso d’insegnamento d’arpa al Regio Conservatorio di Parma e a quello di Napoli. La commissione, a voti unanimi, propose al Ministro della Pubblica Istruzione che le fosse assegnata la cattedra di Parma. Il 1° ottobre dello stesso anno venne nominata insegnante titolare d’arpa, posto che mantenne fino al 1956. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, pp. 109-110; Marcheselli F. e T., Dizionario dei Parmigiani , Benedettina, 1997, p 167. Sitografia: Vetro G. N., Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza www.lacasadellamusica.it/vetro Hazon Marianna Parma ante 1828 - post 1839 Contralto. Nel 1828 cantò, giovanissima, al Teatro Carolino di Palermo in Assedio di Corinto e negli Arabi nelle Gallie. Il 14 e 21 maggio 1830, “reduce da Palermo”, cantò in due accademie al Teatro Ducale e poi fu a Modena, dove nel settembre si esibì nella Isabella di Lara di Gandini. Venne invitata, il 2 ottobre 1836 all’inaugurazione del Teatro Civico di Cagliari, come prima donna per Belisario di Donizetti, cui seguirono Anna Bolena , Gli arabi nelle Gallie di Pacini, Un’avventura di Scaramuccia di Ricci, Otello di Rossini, stagione che si protrasse fino al febbraio 1837. Rimane un documento relativo a un suo compenso: in un anno, dal 19 marzo 1838 al 19 marzo 1839, venne pagata 52.800 reis al mese quale contralto e “musichetto”. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, p 110; Marcheselli F. e T., Dizionario dei Parmigiani , Benedettina, 1997, p 167; Vetro G. N., Dizionario dei musicisti di Parma dalle origini al 1950 , Tecnografica, 2008, pp. 204-205. Hotz Maria Luisa - Parma 22 giugno 1984 Critica d’arte. Insegnante all’Istituto tecnico Bodoni, fu grande appassionata d’arte: i suoi studi sono rivolti all’antiquariato e alla storia del mobile. Fu apprezzata collaboratrice della Gazzetta di Parma nella pagina dell’arte. Diede un grande contributo alla compilazione del catalogo della mostra Le regge disperse , Colorno 1981: il suo saggio è dedicato alla dispersione del patrimonio delle Corti ducali parmensi. Inoltre viene analizzata e valorizzata l’attività dei mobilieri attivi a Parma dal 1816 al 1847: la ricerca analizza gli aspetti legati all’arredamento, alla produzione del mobilio e all’acquisto di oggetti, e riesce a riportare alla luce nomi e attività di falegnami, indoratori che non avevano avuto il meritato rilievo. Morì a causa di un incidente stradale. Bibl.: Capelli G., Una colta studiosa del mobile antico , Gazzetta di Parma, 22 giugno 1999, p 17; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, p 113.
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