Dalcò_Dizionario parmigiane

organizzate presso Santa Maria della Scala a Siena e lavorò, a stretto contatto con il filosofo Jean- Luc Nancy, e con lo storico dell’arte Jean Clair. Tra le numerose pubblicazioni si ricordano: Maccari a Siena. Cent’anni di cattivi pensieri (Maschietto 1998), catalogo della mostra dedicata all’artista toscano e La parola e la forma Scritti di Tony Cragg (Diabasis 2008) una monografia sulla scultura dell’artista con una significativa antologia di testi. Studiò alcune personalità artistiche del mondo contemporaneo e indagò, nel corso della sua attività, l’arte e il pensiero di nomi quali Anselm Kiefer, Daniel Spoerri, Cesare Brandi, Claudio Parmiggiani, Emilio Villa. Proprio per Claudio Parmiggiani collaborò al testo di L’isola del silenzio , operazione artistica nella Chapelle des Brigittines, fondata nel 1663 dall’ordine di Saint Sauveur, oggi uno dei luoghi più prestigiosi di Bruxelles dedicati all’arte contemporanea. A Parma coordinò, nel 2011, la grande mostra Naufragio con spettatore dedicata all’opera di Parmiggiani ospitata nel Palazzo del Governatore e nella chiesa di San Marcellino. Bibl.: Provinciali S., Morta in una clinica di Zurigo la storica dell’arte Elena La Spina , Gazzetta di Parma, 17 marzo 2013, p 38. Lavezzini Maria Beatrice Parma 7 agosto 1958 - 11 dicembre 2009 Volontaria, impegnata nell’associazionismo cattolico. Originaria di Chiozzola (faceva parte della famiglia che creò in paese il pastificio Dall’Argine), studiò presso le Orsoline e si laureò in Economia e Commercio. Molto impegnata nel sostenere le attività della parrocchia di Vicomero, partecipò attivamente al movimento Rinascita Cristiana, guidato da don James Schianchi. Per un certo periodo si prestò come volontaria alla mensa di Padre Lino e partecipò a molti pellegrinaggi a Lourdes nei convogli dell’Unitalsi. Fu anche socia del Tennis Club Parma e del club “Fornello Due”. Sitografia: www.senesonoandati-parma.blogautore.repubblica.it/ Laurent Rossi Ortalli Virginia Parma 1860 Marchesa e benefattrice. Animata da spirito patriottico si prodigò per raccogliere fondi per la causa garibaldina. Nel marzo 1860, in qualità di componente del Comitato Generale delle Province dell’Emilia, firmò un avviso pubblicato dalla rivista “Il patriota” per chiedere a tutte le donne emiliane, ricche e povere, di partecipare all’offerta di un dono, una bardatura completa da cavallo da presentare a Sua Maestà il Re. Sia nel 1860 sia nell’anno successivo si fece promotrice di un Comitato di Signore per organizzare una Lotteria di beneficienza, sempre per la raccolta di fondi. Bibl.: Previtera G., Tra realtà e rappresentazione del reale. Le donne a Parma dopo l’Unità nella stampa coeva (1860-1870) , Tesi di laurea, Università degli Studi di Parma, a.a. 2001-2002, pp. 254- 255. Laurenti Angiola Parma 1769/1788 Danzatrice. Era detta la Fiorentina . Indicata anche come Baratozzi o Laurenti Baratozzi. Con la sorella Gaspera, fece parte dei 24 figuranti nell’ Arcadia che si tenne nel 1769 nel Giardino Ducale “nelle Allegrezze in occasione delle Reali Nozze”. Dopo il decreto del luglio 1770, le fu assegnato uno zecchino da 43 lire al mese. Sarà retribuita fino alla chiusura della Scuola nel febbraio 1775. Nel carnevale 1770, 1771 e 1773 fece parte del corpo di ballo nelle opere al Teatro Ducale. Nell’agosto 1773 danzò in occasione delle cerimonie per la nascita di Ludovico di Borbone. Sposò Francesco Baratozzi. Nel carnevale 1774 fu “seconda ballerina” in due drammi giocosi al Teatro Ducale. Danzò al Teatro Ducale nel carnevale 1775 e negli spettacoli per le visite dell’arciduca Massimiliano d’Austria, dell’imperatore d’Austria e del granduca di Toscana. Nel carnevale 1776 ballò a Livorno e in quello successivo in Spagna al Teatro di Barcellona. Nell’aprile del 1784 fu prima ballerina in Aci e Galatea al Teatro Ducale per la venuta del re di Svezia. Nel carnevale 1785

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