Dalcò_Dizionario parmigiane

modesto cortile, molto fresco, con giardino. La lista di pietanze, sempre molto saporita, si componeva di salame, culatello e stracotto: al sabato era presente la calda busecca alla parmigiana. Lo stracotto della Leonilde era celeberrimo, tanto che le giunse una cartolina da un nostalgico frequentatore trasferitosi all’estero con la dedica: Alla madre dello stracotto. Molti gli avventori che se non trovavano posto, consumavano in piedi fra grida di ordinazioni e infervorate discussioni. Bibl.: Emanuelli A., Pasqualetti F., Le osterie parmigiane da ieri a oggi , Mup Editore, 2007, pp.33- 34. Leporati Ernestina 1897 - Parma 18 novembre 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento degli alleati che colpì la città. Persero la vita 26 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 138. Leschan Sandra L’Aja 1910 - Fidenza 1987 Cantante. Insieme alla sorella Giuditta, dopo aver studiato danza classica, intraprese la via del teatro. Fu prima ballerina al teatro dell’Opera italiana nella città olandese, poi il trasferimento in Italia. A Torino con le sorelle Giuditta e Catarinetta si presentò all’Eiar (oggi Rai) per un’audizione: furono scritturare e divennero il Trio Lescano. Moltissimi i successi: Pippo non lo sa , Tuli-tuli-pan , Maramao perché sei morto , Ma le gambe . Lavorarono anche in rivista con la compagnia Osiris- Dapporto. Tutte le sorelle si sposarono a Caracas e il trio si sciolse nel 1958. Sandra si trasferì in Italia, prima a Salsomaggiore poi a Parma. Bibl.: Marcheselli F. e T., Dizionario dei Parmigiani , Benedettina, 1997, p 176. Leta Liliana Milano 1931 - Berceto 8 aprile 1985 Originaria di Milano, da tempo separata dal marito, conviveva da sette anni con Egidio Calzi. Questi, una notte, la strangolò: dapprima tentò di ucciderla con le mani, poi utilizzò una calza di nylon. Infine aprì la valvola della bombola del gas per uccidersi, ma un guasto gli impedì di farlo. Bibl.: Parma, strangola l'amante e poi tenta di suicidarsi , L’Unità, 10 aprile 1985. Levi Anita Fidenza 9 novembre 1892 - Fidenza Arrestata, poiché di origini ebraiche, con la madre Maria Foà e condotta nel campo di concentramento di Monticelli Terme. Il 9 dicembre 1943 ottenne un permesso temporaneo per assistere l’anziana madre. Fu ricoverata all’Ospedale maggiore il 23 febbraio 1944 e l’internamento fu revocato. Bibl.: Minardi M., Invisibili. Internati civili nella provincia di Parma 1940-1945 , Clueb, 2010, p 211 e p 324. Levi Fortunata Busseto 27 aprile 1869 - Auschwitz 6 agosto 1944 Giunse a Parma con la famiglia nel 1932, proveniente da Cremona. Per la salute cagionevole non fu soggetta all’internamento ma “diffidata a lasciare il proprio domicilio” posto in via Bixio: arrestata perché di origini ebraiche, fu prelevata dall’abitazione, insieme alla sorella Libera, il 21 luglio 1944 da un comando tedesco. Internata nel campo di Fossoli, poi detenuta a Verona: deportata ad Auschwitz il 2 agosto 1944. Bibl.: Minardi M., Invisibili. Internati civili nella provincia di Parma 1940-1945 , Clueb, 2010, p 191 e p 378.

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