Dalcò_Dizionario parmigiane

1866, le componenti del Comitato fanno presente alla cittadinanza che “raccolgono materiale e denaro nelle loro case”: inoltre, due anni dopo, il 21 aprile 1868, il Comitato organizzò una fiera di beneficienza per la casa di Provvidenza, per la Società delle scuole serali e per la Società per l’Istruzione tecnica femminile. Bibl.: Previtera G., Tra realtà e rappresentazione del reale. Le donne a Parma dopo l’Unità nella stampa coeva (1860-1870) , Tesi di laurea, Università degli Studi di Parma, a.a. 2001-2002, p 331 e p 455. Lucchi Francesca Parma 1473/1495 Fu priora nel convento di San Domenico nel 1495; è attestata presente a partire dal 1473. Il convento è localizzato nell’Oltretorrente, a fianco della chiesa di San Giuseppe. La priora svolgeva un ruolo di primo piano, presenzia a tutti i negozi giuridici, convoca il capitolo delle sorelle: è, quindi, la prima donna del convento. Bibl.: Dalcò F., Per una storia dei patrimoni ecclesiastici. Monasteri e conventi femminili a Parma dall’XI al XV secolo , tesi di dottorato di ricerca in Storia, a.a. 2004-2005, p 212. Lucchini Luciana - Collecchio 1991 Fu uccisa, insieme alla figlia Sara Molendi, dal suo convivente: una tragedia avvenuta nell’appartamento situato sopra l’allora Trattoria Lucchini di via Spezia. Nel 2010, in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, il Comune di Collecchio ha scelto di intitolare alla memoria della figlia il parco giochi di via Berlinguer, il Parco Sara Molendi. Fonte: notizie fornite da Amministrazione comunale di Collecchio. Luchini Mariapia in Maccari Roma 23 aprile 1937 - Parma 10 marzo 1998 Figlia di Pietro, di origine lucchese, funzionario dell’ambasciata inglese a Roma e di Fanny Grand, originaria della Savoia francese, di religione valdese. Conseguì a Roma la licenza di scuola secondaria e, per la propria avvenenza, fu notata da uno dei primi talent-scout in cerca di volti nuovi da avviare alla carriera cinematografica. Partecipò al concorso per l’elezione di “Miss Vie Nuove” 1953 che vinse. Questo le valse il ruolo di Mirandolina nello sceneggiato televisivo “La locandiera” di Goldoni, una delle prime produzioni televisive RAI. Preferì, però, avviarsi a un’esistenza più tranquilla, impiegandosi alla sede della Radio di via del Babbuino. Nelle pause dal lavoro amava gironzolare nella zona tra via Borgognona e via Margutta dove avevano sede le più note gallerie d’arte. In una galleria di via Margutta esponeva, in quella primavera del 1955, Cesare Maccari pittore dalla forte personalità e dal grande fascino: volontario e decorato di guerra, giornalista in Italia e negli Stati Uniti, regista e impresario teatrale a Parigi, latifondista nell’America Centrale, insegnante di lingue in Argentina, professore di filosofia, fondatore di decine di scuole sull’Appennino per conto del Ministero della Pubblica Istruzione e, da ultimo, editore scientifico a Parma. Mariapia se ne innamorò e, nonostante l’opposizione della madre per la differenza d’età, lo seguì a Parma. Dall’unione nacquero cinque figli: Cesare, Camilla, Alessandra, Francesca e Alighiero. Alla crescita dei figli, altre passioni si sovrapposero nel corso degli anni: la pittura, cui era naturalmente portata da un innato senso estetico, divenne oggetto della sua attività. Si dedicò, infatti, a cavallo degli anni ’60 e ’70 all’attività di gallerista prima a Bologna dove fondò l’International Art Gallery, con sede nella centralissima via Ugo Bassi e poi a Parma, la Stagione delle Arti che proseguì la sua attività fino ai primi anni ’80. In seguito s’impegnò nell’attività politica prima nel Partito Socialdemocratico e, successivamente, come attiva e sostenitrice del Partito Socialista Italiano. Volle tentare, a testimonianza del proprio impegno, anche l’avventura elettorale: fu eletta nella Circoscrizione Parma Centro nel 1985 e successivamente fu eletta Consigliere del Parco dei Boschi di Carrega. Fu attivissima presso la Croce Azzurra di Traversetolo

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=