Dalcò_Dizionario parmigiane

Bibl.: Mariani B., Maria Laura Mainetti. La suora di Chiavenna Figlia della Croce , San Paolo, 2005. Malanca Cesarina Carzeto di Soragna 1916 - Parma febbraio 2012 Commerciante di Piazza Ghiaia. Per tutti Gisella, nacque da famiglia contadina di umili condizioni. Aveva appena un anno quando la famiglia emigrò in Francia, dove il padre Ludovico trovò lavoro in miniera. Dopo una decina d’anni, il ritorno a Carzeto: a soli undici anni, andò a servizio presso un’agiata coppia del paese che se ne presero cura. Rimase fino al matrimonio con Armando Ferri: dall’unione nacquero due figli, Miranda e Mario. Quindi i coniugi Ferri giunsero a Parma dove, in Borgo Guazzo, aprirono una latteria. Costretta a chiudere la bottega per le precarie condizioni di salute del marito, iniziò a vendere biancheria nel primo contado con due ampie valigie di cartone fissate ai parafanghi della bicicletta. Decise, quindi, di acquistare un carrettino di legno e si posizionò in via Carducci: ma era piazza Ghiaia ad attirarla. Agli inizi degli anni Sessanta, aprì un esercizio di biancheria e intimo. Dentro quel piccolo mondo restò più di trent’anni divenendo uno dei personaggi più amati e popolari della Ghiaia. Non solo vendeva capi confezionati, ma confezionava camicie da notte e mantelline di lana. Carattere tosto e battuta sempre pronta in dialèt pramzan , molte volte usava cantilenare antiche filastrocche in francese con una pronuncia quasi perfetta. Bibl.: Sartorio L., Cesarina Malanca “pioniera” di Piazza Ghiaia , Gazzetta di Parma, 2 marzo 2012, p 12. Malaspina Anna Siena 28 novembre1727 - Mulazzo 5 marzo 1797 Verseggiatrice e nobildonna. Figlia di Azzo Giacinto, marchese di Mulazzo. Dal 1720 al 1765 fu dama di compagnia di Luisa Elisabetta, moglie del duca Filippo di Borbone, e brillò per la straordinaria bellezza, il fascino e la cultura. Nel 1751 sposò Giovanni Malaspina della Bastia, capitano delle Guardie Ducali. Vincenzo Monti le dedicò un carme nell’edizione bodoniana dell’ Aminta (1789). Fu molto amata dai letterati e, in particolare, da Innocenzo Frugoni che la volle in Arcadia col nome pastorale di Fiorilla Dejaneja . Visse anni di grande splendore, conclusi dall’arrivo di Maria Amalia: infatti la sovrana la destituì da tutti gli incarichi di corte confinandola nella villa del Pantaro di Sotto, probabilmente a causa della sua relazione con il Ministro Du Tillot. La tenuta fu trasformata in una piccola corte allietata dalla presenza degli amici letterati e poeti. Compose versi. Bibl.: Bandini Buti M., Poetesse e scrittrici , Istituto editoriale italiano Tosi, 1941, pp. 362-363; Dall’Acqua M. (a cura di), Enciclopedia di Parma. Dalle origini ai giorni nostri , FMR, 1998, p 431; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, p 311; Marcheselli F. e T., Dizionario dei Parmigiani , Benedettina, 1997, p 187; Gambara L., Pellegri M., De Grazia M., Palazzi e casate di Parma , La Nazionale, 1971, p 452. Malaspina Barbara - Collecchio 1807 Marchesa, moglie di Pier Luigi Dalla Rosa Prati. Fu amministratrice dell’oratorio della Beata Vergine di Loreto a Collecchio. Fece parte dell’Arcadia con il nome di Rodilla. Bibl.: Delsante U., “ Tra gente povera e mendica ”, Graphital, 2000, p 70. Malaspina di Fosdinovo Clarice Zibello 1502 Marchesa di Zibello, moglie di Federico Pallavicino. Alla sua morte, nel 1502, il marito le lasciò l’amministrazione dei beni e la tutela dei figli Giovan Francesco, Ippolita, Jacopa Laura e Argentina. Governò il feudo di Zibello per dodici anni. Donna di cultura, seppe dar vita a corte a un

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