Dalcò_Dizionario parmigiane
Mantegari Anna Borgo Taro 1916 - Pradella di Borgo Taro 5 gennaio 1945 Partigiana. Uccisa dai nazifascisti, sorpresa in località Pradella in tempo di coprifuoco. Insieme ad Angela Ruggeri si può inserire tra i partigiani caduti in combattimento in conseguenza dell’ultimo rastrellamento invernale del 1945 (1^ Brigata Julia). Il Comune di Parma, nel 1982, le intitolò una via. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, pp. 335-336; Marcheselli T., Strade di Parma , Benedettina, II, 1989, p 17. Mantegazza Laura Parma 1719/1726 Marchesa. Moglie di Fulvio Pescatori. Fu molto legata alla Corte farnesiana, e si trasferì in Spagna al seguito della regina Elisabetta Farnese, di cui fu una delle più intime confidenti. Ebbe, quindi, un importante ruolo in alcune vicende politiche: in particolare le si attribuisce un ruolo preminente nell’allontanamento del cardinale Alberoni dalla Corte di Madrid voluto dal duca Francesco Farnese. Il suo intervento le procurò il titolo nobiliare il 23 luglio del 1726. Bibl.: De Meo M., Ritratti storici delle antiche famiglie parmensi , Gazzetta di Parma 2 novembre 1999, p 13; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, p 336. Mantovani Marianna Calestano 14 dicembre 1907 - 5 agosto 1986 Religiosa e missionaria. Figlia di Eugenio, calzolaio, e di Cleonice Ferrari. Frequentò le scuole tecniche a Colorno e trovò una prima occupazione come inserviente presso le Suore Missionarie Francescane di Maria all’Università Cattolica di Castenuovo Fogliani di Alseno. Ben presto maturò in lei la vocazione missionaria: a ventun’anni entrò in convento con il nome di Maria Esterina. La partenza per la missione avverrà nel 1934 con destinazione Cina: da subito le vennero affidati quaranta ammalati da assistere e confortare. Poi la situazione precipitò: la guerra cino-giapponese costringe le missionarie a fuggire sui monti e Suor Maria Esterina fu colpita, insieme ad altri, dal colera. Poi la seconda guerra mondiale, la conquista del potere da parte di Mao Tse Tung, la chiusura delle missioni e il carcere per le missionarie: forse per l’intervento di un’amica dottoressa, la missionaria venne liberata e accompagnata al treno con destinazione Macao. Da parte della Madre Provinciale arrivarono nuove disposizioni: successiva tappa il Giappone, in particolare l’ospedale internazionale di Seibo Bioin alla periferia di Tokio. Qui instaurò una fattiva collaborazione con la comunità italiana e con l’Istituto Italiano di Cultura. Dotata di grande personalità e carisma, arrivò a conoscere numerose lingue: francese, inglese, cinese e giapponese. Ottenne numerosi riconoscimenti per la sua opera: nel 1963 il Presidente del Consiglio Aldo Moro le conferì l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana e analogo riconoscimento ottenne dalle autorità giapponesi. Tornò a casa nell’agosto del 1986 con ritorno in missione previsto per il mese di settembre. Fu colpita da ictus cerebrale. Riposa nel cimitero di Calestano. Bibl.: Rocchi G., Un’umile gloria di Calestano: Marianna Mantovani , Per la Val Baganza, 2009, pp. 252-254. Mantovani Silvia Parma 1978 - 12 settembre 2006 Studentessa. Fu uccisa, a coltellate, dall’ex fidanzato. Le mancava un solo esame per la laurea in Infermeria, corso di studi collegato alla Facoltà di Medicina. Per mantenersi agli studi faceva lavori saltuari. Da pochi giorni aveva cominciato la campagna dei pomodori: all’uscita dalla fabbrica la sua macchina fu speronata da quella dell’ex fidanzato, il tentativo di fuggire, poi l’omicidio. Dopo la fine della relazione l’ex aveva cominciato a tormentarla, a pedinarla, a telefonarle in continuazione: poi erano arrivate le minacce e le aggressioni. Silvia aveva sporto denuncia due volte, ed entrambe le volte le aveva ritirate. A quel ragazzo imprevedibile e violento la legava un
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