Dalcò_Dizionario parmigiane
Martorano Ines Brescia 25 gennaio 1934 - Parma 4 febbraio 2008 Insegnante. Docente di Lettere al Liceo Scientifico Marconi. Frequentò il Liceo classico a Chiavari, e l’Università a Genova, dove si era laureata in Lettere e poi in Lingue. Approdata prima a Borgotaro, poi a Parma, insegnò presso il Liceo Scientifico Marconi fino al 1992. Chiavari fu il punto di riferimento della sua vita famigliare, il momento di incontro estivo e dei Natali che vedevano le riunioni della sua grande famiglia fatta di sorelle e nipoti, a cui era attaccatissima. Fu un’insegnante colta, severa ma nello stesso tempo attenta alla personalità degli studenti. Coltivò, durante tutta la vita, la passione per la musica, di cui era raffinata intenditrice, seguendo i concerti e ascoltando i dischi, di cui possedeva una ricca collezione. Fu lettrice indefessa, acuta nei giudizi e ampia nelle scelte, proiettate spesso verso i testi più ardui, di cui sapeva definire la qualità e il pregio. In suo ricordo gli amici hanno istituito alcune Borse di studio che sono state distribuite ad alunni del liceo Marconi particolarmente meritevoli. Nel 2008 è nata l’associazione “Voglia di leggere”, che si propone di favorire la ricerca e la promozione culturale, etica e spirituale, attraverso iniziative di conoscenza e discussione di testi letterari. Per la sua attiva partecipazione alla fondazione dell’associazione, i soci hanno deciso di aggiungere il suo nome: quindi l’associazione ha nome “Voglia di leggere, Ines Martorano”. Fonte: notizie fornite da Isa Guastalla. Marutti Silvia Parma 13 novembre 1957 - 28 dicembre 2012 Scrittrice e poetessa. Fece studi magistrali e s’impiegò nell’Azienda ospedaliera: lavorò all’ufficio personale dal 1977 al 2009. Affetta da una forma di asma, passò un’infanzia molto protetta anche per i frequenti periodi in cui era costretta a letto. Il padre e la madre la intrattenevano con racconti fantastici, da cui ha poi tratto ispirazione per i suoi scritti. Fu collaboratrice della Gazzetta di Parma con numerosi racconti pubblicati nella rubrica “I racconti della domenica”. Pubblicò molte raccolte di poesie e romanzi brevi fra cui Il cestino delle ciliegie (2003), Caleidoscopio (2007), Buonanotte blu (2009), rime, fiabe e filastrocche, Due di Kappa (2010), C’era una volta un piccolo naviglio - diario di un viaggio chemioterapico (2010). Venti giorni prima della morte presentò Sillabe in controluce . Vinse numerosi premi per la sua produzione: “Violetta di Soragna” 1° premio edizione 2007, “Da Pietra informe a scintilla” 1° premio edizione 2007 (Circolo dei Poeti Regione Emilia Romagna. Molte anche le segnalazioni e pubblicazioni: Star 2007 - Res 2008 - Bunker 2009 - antologie dell’Associazione culturale Tapirulan; per la raccolta Souvlaki 2010 il racconto breve “Il testamento della Sig.na Gulli”; “Violetta di Soragna”, poesia edita 2012; “Resistenza oggi” - 2 poesie dicembre 2007. Era dotata di carattere solare, aperto e sensibilissimo. I disegni pubblicati nei volumi sono suoi. Sposata con Daniele Fava, ebbe un figlio: Marco. Seguendo sul Corriere della Sera la rubrica “Moleschine” di Pietro Calabrese (giornalista e scrittore) lesse di un amico “Gino” che parlava del suo tumore. Avendo capito che Gino era uno pseudonimo e che si trattava di Pietro Calabrese, Silvia lo contattò per confrontare le proprie esperienze di malattia. Così Calabrese cita Silvia in Albero dei Mille anni (pagina 267) e Silvia cita Calabrese nella prefazione di Due di Kappa . Fonte: notizie fornite da Donatella Leonelli. Masetti Giordana Parma 10 settembre 1950 - 10 novembre 2011 Laureata in Letteratura e lingue straniere, si sposò molto giovane e divenne madre di Chiara. Figlia di Liana Pesci e Umberto Masetti: nel giorno della nascita di Giordana il padre vinse il mondiale di motociclismo classe ‘500. Insegnante, inizialmente supplente e successivamente di ruolo nella scuola di formazione professionale “Ines Bedeschi”. S’interessò di tematiche sociali, come la gestione dei manicomi e la situazione delle persone ricoverate in queste strutture, avvicinandosi a Mario Tommasini e conoscendo Francesco Rutelli. Dopo diversi anni d’insegnamento, lavorò per la
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