Dalcò_Dizionario parmigiane
e dal Comune di Parma. Con il proprio lavoro permise al fratello di studiare: non si sposò ne si prende cura dei genitori, senza però rinunciare alla propria libertà. Di carattere generoso, brillante, realizzata nel proprio lavoro, donna in carriera senza aver compromesso la propria umanità: amante dei viaggi, fu una donna elegante, apprezzata, che frequentò teatri, appuntamenti di rilievo culturale e sociale e dalle numerose relazioni amicali. Fonte: notizie fornite da Beppe Massari. Massari Rina 1932 - Salsomaggiore 15 settembre 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento degli alleati: le bombe colpirono due fornaci, e la stazione. Proprio alla stazione persero la vita 7 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 345. Massera Esther e Maria Parma 1922 Parteciparono alle Barricate antifasciste dell’agosto 1922. Il loro nome compare sul monumento alle Barricate, inaugurato in Piazzale Rondani nel 1997. Bibl.: Minardi M., Pro Memoria. La città, le barricate, il monumento. Scritti in occasione della posa del Monumento alle barricate di Parma dell’agosto 1922 , Parma 1997. Massera Loredana 1941 - Parma 18 novembre 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento degli alleati che colpì la città. Aveva tre anni e morì insieme al padre Ugo. Persero la vita 26 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 139. Massera Marcellina Parma 11 aprile 1836 - 29 agosto 1915 Religiosa. Figlia di Giovanni e Carlotta Arisi. Entrò nella Congregazione delle Piccole Figlie dei Santissimi Cuori di Gesù e Maria solo nel 1871, poiché la famiglia non era favorevole. Fin dal 1860 aveva frequentato la casa della confondatrice Anna Micheli, e quindi la comunità di Piazzale Sant’Apollonia. Completò gli studi per volontà del fondatore, Agostino Chieppi, e ottenne il diploma magistrale nel 1873. Fu maestra, per le novizie, dal 1881 al 1900 ed economa generale, Prima Assistente della Superiora generale e Superiora e Direttrice del Convitto delle Artigianelle di San Giuseppe. Il 5 gennaio 1900 fu nominata Superiora generale: in marzo la Casa Madre venne trasferita da Borgo delle Colonne nella sede Piazzale San Giovanni. Durante il suo governo, saggio e caratterizzato dalla carità, si tennero quattro grandi consigli: il 9 gennaio 1905 in cui venne rieletta Superiora, dal 4 al 7 dicembre 1905 da cui scaturì il riconoscimento giuridico della Congregazione da parte del vescovo Francesco Magani, il 6 giugno 1908 per l’elezione della superiora generale: l’ultimo che ebbe come conseguenza l’approvazione della Costituzione con Decreto vescovile del 27 dicembre 1910 da parte del vescovo Guido Maria Conforti. Nell’attività di consolidamento della Congregazione fu assistita da suor Eugenia Picco: a lei affidò i compiti di riordinare le regole abbozzate dal fondatore, di fare ulteriori ricerche di documenti, di organizzare le linee di condotta delle Piccole Figlie. Furono consolidate le opere già esistenti e curato in particolare il settore della catechesi e dell’educazione: il 9 ottobre 1900 venne assunta la direzione dell’Orfanotrofio femminile Meli Lupi di Soragna. Negli anni 1900-1904 le Piccole Figlie vennero incaricate del catechismo in parrocchie della città di Parma fra cui la Santissima Trinità, Sant’Alessandro, Santa Cristina e San Vitale e nell’oratorio di Fontevivo. Il 3 novembre 1904 Marcellina venne assunta la direzione dell’Asilo infantile di Noceto. Il 24 ottobre 1908 si cominciò a prestare il servizio di
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