Dalcò_Dizionario parmigiane

guardaroba e di cucina nel Seminario Maggiore. L’11 novembre 1909 inaugurò un laboratorio cooperativo nel Convitto Artigianelle. Nel maggio del 1910 venne aperto un ricreatorio femminile in Borgo Bernabei. Il 1° giugno 1913 rinnovò solennemente per il 50° di professione i voti in una festa davanti a monsignor Conforti, che le conferì il titolo di Madre. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, III, pp. 437-438; Teodori F., Le Piccole Figlie dei Santissimi Cuori di Gesù e Maria , 1980, pp. 169-170. Matellini Cellerina in Cassi - Parma 12 aprile 1975 Commerciante. Figura caratteristica di quel mondo piccolo che era Piazza Ghiaia, era conosciuta da tutti come Nerè . E’ capostipite di più generazioni di ortolani. Cominciò l’attività in Piazzale Paer negli anni Venti e, accudiva il figlio Romano, vendendo frutta e verdura. Non era un negozio, ma un banco composto dall’insieme di plateau di frutta e verdura. Poi, nel 1962, trasferì il negozio in piazza Ghiaia: Romano con il figlio Gianluca e il nipote Alan continua l’attività della madre in via Montanara. Fonte: notizie fornite da Romano Cassi. Matilde di Canossa Mantova 1046 - 24 luglio 1115 Feudataria. Marchesa, Gran Contessa e Regina d’Italia. Figlia di Bonifacio III di Canossa, marchese di Toscana, e Beatrice contessa di Lotaringia. Dopo la morte del padre e dei fratelli, rimase un’unica erede di un dominio che comprendeva Reggio, Modena, Parma, Ferrara, i Ducati di Spoleto e Camerino e parte della Lombardia. Grande sostenitrice della Chiesa, appoggiò i pontefici durante la lotta per le investiture: esemplare l’episodio dell’umiliazione di Enrico IV davanti a papa Gregorio VII ospite della contessa nel castello di Canossa. Fu grande benefattrice della chiesa di Parma. Fu sepolta nel convento di San Benedetto in Polirone vicino Mantova: nel 1635 la salma fu trasportata in vaticano e onorata con il monumento-sepolcro Onore e gloria d’Italia . Il Comune di Parma, nel 1990, le intitolò una strada. Bibl.: Fumagalli V., Matilde di Canossa: potenza e solitudine di una donna del Medioevo , Il Mulino, 1996; Marcheselli T., Le strade di Parma , Benedettina, III, 1990, pp. 258-259. Mattei Rosa Sala Baganza 1785 - 25 ottobre 1836 Ostessa. Appare decisa e battagliera poiché ebbe il coraggio, nel novembre del 1808, di presentare un reclamo contro un “Decreto di Pulizia” emanato dal maire ; il decreto la colpiva direttamente, perché vietava di tenere aperte osterie e botteghe durante le funzioni religiose. Rispose sgarbatamente all’Aggiunto Ronchini che l’invitava a osservare le disposizioni del sindaco durante l’ora del Vespro e “invece di obbedire lo prese a fortemente maltrattare, in pubblica piazza, quasi fosse l’uomo più vile”. Chiamata in municipio per riconoscere una solenne sgridata è invece il maire a doversi subire una valanga di improperi dettati alla donna dalla certezza che le presenti autorità siano responsabili dell’arruolamento del fratello Ferdinando. Sposò nel 1810 Giovanni Conti e morì di colera nel 1836. Bibl.: Bonardi P., Sala Baganza: cronache del passato , Avis di Sala Baganza, 1979. Matthey Luigia Parma 1827/1848 Soprano. Si incontra, per la prima volta il 12 febbraio 1827, quando cantò a Viterbo per l’Accademia degli Ardenti in Il giubileo della città di Viterbo ; vi fu ancora, nel 1829, al Teatro del Genio nell’ Eufemio di Messina di Michele Carafa. Cantò in Olanda, Belgio e Francia, mentre nell’ottobre 1841 fu al Teatro Carignano di Torino nella Maria Rendez . Nel Carnevale seguente fu prima donna al Teatro Nuovissimo di Padova nella Gemma di Vergy . Nel Carnevale 1844-1845 fu

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