Dalcò_Dizionario parmigiane

Insegnante. Nacque in una famiglia poverissima. La scomparsa della madre, morta prima dei cinquant’anni di un male incurabile, segnò profondamente la sua vita. Il padre, calzolaio, fu una presenza dolce e silenziosa in un mondo di donne. La sorella, e le zie: Clarina, Evelina, e soprattutto Gina, decisiva nella sua formazione, che con i suoi sacrifici la fece studiare. Frequentò l’istituto magistrale di Suzzara, poi l’Università a Parma, Facoltà di lettere. Partecipò, con passione ed entusiasmo, al movimento del ’68: le occupazioni, gli amici la speranza e l’impegno (mai abbandonato) per un mondo più giusto. L’insegnamento, dapprima a Berceto, Medesano e finalmente a Sorbolo, dove rimarrà fino al pensionamento (anticipato dalla malattia) instaurando rapporti profondi di stima, affetto e fiducia con le colleghe/amiche, sarà un impegno costante nella sua vita: svolse il suo lavoro con grande disponibilità, competenza e sensibilità. La solidarietà e l’impegno per le altre donne furono un’altra costante nella sua vita: il movimento femminista degli anni Settanta la vide tra le fondatrici a Parma della Casa delle donne, presenza attiva nei primi gruppi di autocoscienza (che spesso si svolgevano a casa sua) e nella Biblioteca delle donne. Ancora negli ultimi anni fu attenta e sensibile collaboratrice del Centro antiviolenza a Parma, attività che svolgerà portando il suo prezioso contributo. Fonte: notizie fornite da Rosaria Gallicani. Mazzara Maria Assunta Parma 1915 Infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana. Fu insignita della medaglia d’argento al merito “ per aver prestato un anno di lodevole servizio di guerra negli Ospedali ” durante il primo conflitto mondiale. Bibl.: Sitti G., Caduti e decorati parmigiani nella guerra di liberazione, 1915-1918 , Fresching, 1919, p 380. Mazzolini Ada Fontanelle 12 settembre 1921 - Parma 2 agosto 2008 Sindacalista. Operò nel settore dell’agricoltura, dove prese avvio dalla metà degli anni ’40 anche il suo impegno come sindacalista. Un’epoca in cui questo significava tenere assemblee nelle sperdute corti delle campagne ad orari impossibili, anni in cui, soprattutto per una donna, era molto duro fare militanza. Attraverso l’attività politica, l’impegno nel partito Comunista, la sua grande curiosità e sete di conoscenza, aveva potuto ritagliarsi un ruolo di rilievo. Fu molto attiva: invitata dal PCI, a cui si era avvicinata nell’aprile del 1944, riuscì a raccogliere una ventina di aderenti e a ottenere buoni risultati, sia nell’appoggio ai partigiani sia nel settore del movimento: infatti aveva organizzato una manifestazione con molte centinaia di donne conclusasi con la distribuzione di burro e formaggio. Durante la resistenza fu impegnata nell’organizzazione del Soccorso rosso. Dopo la Liberazione divenne responsabile della sezione UDI di Roccabianca, da cui dipendevano 5 gruppi frazionali: riuscì a organizzare oltre 400 aderenti. Il 21 ottobre del 1952 fu la prima donna eletta segretaria della Camera del Lavoro di Parma. Nel 1946 fu eletta nel Consiglio comunale di Roccabianca: divenne vicesindaco e assessore alla pubblica istruzione. Le fu conferito un riconoscimento per il ruolo svolto come staffetta partigiana. Dal 1948 al 1958, fu responsabile della Federterra per la Camera del Lavoro di Parma. Nel 1954, alla prima assemblea generale delle donne della Cgil di Parma, portò un contributo significativo chiedendo che le donne percepissero un salario pari a quello degli uomini, e maggiori diritti e tutele per l’educazione e la salute dei bambini. Bibl.: Manotti B., Un universo sommerso. Frammenti di vita di “sovversive” parmensi , in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, pp. 157-158 n 13; Mora A., Per una storia dell’associazionismo femminile a Parma. GDD e UDI tra emancipazione e tradizione (1943-1946) in Sicuri F. (a cura di), Comunisti a Parma , Grafiche Step 1986, pp. 299-348. Sitografia: www.senesonoandati-parma.blogautore.repubblica.it/ Mazzoni Rosa

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