Dalcò_Dizionario parmigiane

Vittima di guerra. Si trovava nei pressi della stazione, quando fu colpita da una raffica di mitraglia durante un’incursione aerea. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 266. Arisi Carolina Parma 1866 Benefattrice. Fece parte di un Comitato di “generose Signore” di Parma, costituitosi “nell’eventualità di una guerra”. In un annuncio pubblicato dalla Gazzetta di Parma il 12 maggio 1866, le componenti del Comitato fanno presente alla cittadinanza che “raccolgono materiale e denaro nelle loro case”: inoltre, due anni dopo, il 21 aprile 1868, il Comitato organizzò una fiera di beneficienza per la casa di Provvidenza, per la Società delle scuole serali e per la Società per l’Istruzione tecnica femminile. Bibl.: Previtera G., Tra realtà e rappresentazione del reale. Le donne a Parma dopo l’Unità nella stampa coeva (1860-1870) , Tesi di laurea, Università degli Studi di Parma, a.a. 2001-2002, p 331 e p 455. Artematius Bonitas Parma 1286 Benefattrice. Fece testamento, con atto del 1 agosto 1286, a favore dell’Ospedale Rodolfo Tanzi e di altri enti (ospedale di San Sepolcro e degli Infermi di San Lazzaro), di una casa nella vicinia di San Silvestro con l’obbligo di non venderla. L’ospedale fu fondato su un terreno in borgo Taschieri, del quartiere Capodiponte, fra il 1201 e il 1202. Bibl.: Basile P., L’ospedale tra testamenti e donazioni (1201-1376) , in Greci R. (a cura di), L’ospedale Rodolfo Tanzi di Parma in età medievale , Clueb, 2004, p 192. Artois Luisa Maria Teresa (d’) Parigi 21 settembre 1819 - Venezia 1 febbraio 1864 Duchessa di Parma, figlia del principe Carlo Ferdinando d’Artois e di Carolina Ferdinanda Luisa di Borbone. Sposò il 10 novembre 1845 Carlo di Borbone, di quattro anni più giovane. Due anni dopo nacque Margherita, e nel 1848, mentre si trovavano in esilio a Firenze, Roberto. L’anno seguente, dopo la morte del padre, Carlo divenne Duca di Parma e Piacenza. Spirito indomito e presuntuoso, si lasciò travolgere da spese eccessive: Luisa Maria, pur non approvando il comportamento del consorte, si dedicò ai suoi doveri materni e alla beneficienza. Trovò rifugio nella religione e divenne Priora della Compagnia del Sant’Angelo Custode. Il 26 marzo 1854 Carlo III fu assassinato e la duchessa divenne reggente per il figlio Roberto. Determinata e di grande intelligenza, cercò di porre rimedio al dissesto finanziario e si prodigò in opere fondamentali per la città: favorì l’apertura di una banca, la Cassa di Risparmio, avviò il risanamento del quartiere Oltretorrente con l’intervento di via della Salute. Sotto il suo governo fu terminata anche la ferrovia Piacenza-Parma. Intervenne, con grande impegno, per sostenere i malati durante la grande epidemia di colera del 1855. Si occupò anche dello sviluppo delle scuole primarie e secondarie, e sostenne l’istituto fondato da Anna Maria Adorni: nel 1856 concesse i locali dell’ex convento di San Cristoforo. Nel giugno 1859 lasciò per sempre Parma. Raggiunse i figli a Saint Gall e, quindi, fissò la sua dimora a Wartegg, sul lago di Costanza. Morì a Venezia e chiamò le suore di Parma al suo capezzale. Fu sepolta nel Convento francescano di Castagnevizza. Bibl.: Alfieri L., Parma, la vita e gli amori , MUP editore, 2007, p 219; Dall’Acqua M. (a cura di), Enciclopedia di Parma. Dalle origini ai giorni nostri , FMR, 1998, p 131; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, pp. 168-170; Spaggiari P.L., L’altra donna del Ducato: Maria Luisa di Borbone , Parma, 1994.

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