Dalcò_Dizionario parmigiane

Attolini Bianca Panocchia (PR) 28 dicembre 1943 - 27 agosto 1944 Vittima di guerra. Figlia di Cesare e Teresa Bernini. Vittima civile dello spezzonamento aereo avvenuto su Panocchia, la notte del 27 agosto 1944. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 91 e p 147. Attolini Maria Parma 4 dicembre 1934 - 31 agosto 1944 Vittima di guerra. Figlia di Cesare e Teresa Bernini. Ridotta in condizioni disperate a seguito dello spezzonamento aereo su Panocchia del 27 agosto 1944, fu trasportata a Langhirano nell’ospedale allestito presso le scuole elementari, che accoglieva una parte dell’Ospedale Maggiore di Parma, sfollato in seguito ai bombardamenti, dove, dopo aver subito ad opera del prof. Brancaccio un delicato e disperato intervento, morì il 31 agosto 1944. Tuttavia nell’atto di morte (sul registro di stato civile del Comune di Parma, Ufficio sezione n.5 - Delegazione di Vigatto) viene indicato quale luogo del decesso, l’indirizzo della villa-castello oggetto dello spezzonamento, presso cui la famiglia Attolini aveva l’abitazione. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 91 e p 147. Fonte: notizie fornite da Massimo Palmia. Arzaghi Aurelia Raimonda Fidenza XVII secolo - Parma Monaca. Appartenne a un’importante famiglia di Fidenza. Morì a Parma in concetto di santità. Bibl.: Soresina D., Enciclopedia diocesana fidentina , 1961, p 31. Asburgo Margherita (d’) Audenarde 28 dicembre 1522 - Ortona 18 gennaio 1586 Figlia naturale di Carlo V e di Giovanna van der Gheynst. Venne allevata dall’arciduchessa Margherita d’Asburgo e dalla regina Maria d’Inghilterra. Ancora bambina fu promessa sposa ad Alessandro de’ Medici. Il 7 gennaio 1533 partì da Malines per raggiungere lo sposo, ma le nozze si celebrarono solo quando la giovane compì quattordici anni. Passò solo un anno a Firenze, poiché il 5 giugno 1537 Alessandro venne assassinato dal cugino Lorenzino de’ Medici. Alla proposta del secondo matrimonio con Ottavio Farnese, figlio di Pier Luigi, si oppose: infine le nozze si celebrarono, ma né l’accoglienza fastosa, né l’atteggiamento affettuoso di papa Paolo III la convinsero a cambiare atteggiamento. Fu solo la nascita dei figli (nel 1545 i gemelli Carlo e Alessandro - il primo muore poco dopo) a mitigare la sua freddezza: divenne consigliera del marito (più giovane di lei di alcuni anni). Importante il suo ruolo di mediatrice, dopo il 1547, anno dell’assassinio di Pier Luigi Farnese. Spogliata in quell’anno col marito dei ducati di Nepi e Camerino, divenne importante protagonista di un’abile campagna diplomatica: lasciò Roma nel 1550 dopo avervi soggiornato per dodici anni, per trasferirsi a Parma, dove entrò trionfalmente, il 2 luglio 1550. Per nove, difficili anni rimase a Parma a lottare per conservare un impossibile equilibrio, grande mediatrice fra gli ordini del pontefice e gli interessi dell’imperatore e dei sovrani di Francia e Spagna. E’ il trattato di Gand (1556) a riconfermare i possedimenti dei Farnese. Molto religiosa, sostenne il nascente ordine di Sant’Ignazio di Loyola. Dopo l’abdicazione di Carlo V, il nuovo imperatore Filippo II richiamò la sorella e il nipote Alessandro: nel 1559 Margherita, dotata di grandi capacità diplomatiche e di governo, venne nominata dal fratello reggente dei Paesi Bassi. Quando l’intransigente Filippo II inviò nelle Fiandre il suo spietato luogotenente duca d’Alba, Margherita decise di lasciare il paese. Nel febbraio del 1560 fece ritorno nel Ducato di Parma e Piacenza: alcuni mesi più tardi si recò con il marito e il figlio a Piacenza dove il pontefice Pio V le fece consegnare la rosa aurea, tempestata di pietre preziose e stimata dodicimila scudi romani, che

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