Dalcò_Dizionario parmigiane

provinciale della Questura di Parma con apertura del fascicolo il 4 settembre 1925. Continuò ad essere sorvegliata fino al 1940, anche dopo il secondo matrimonio con il socialista Angelo Mari. Bibl.: Manotti B., Un universo sommerso. Frammenti di vita di “sovversive” parmensi , in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, pp. 148-150; Palazzino M., Elenco degli antifascisti parmensi, in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 198. Monica Donatella Parma 1939 - Modena 27 giugno 2011 Pittrice. Figlia di Medardo, artista mobiliere. Si diplomò all’Istituto d’arte Toschi, frequentò l’Accademia di Brera dove fu allieva di Luciano Minguzzi, e il corso d’incisione all’Accademia Internazionale estiva di Salisburgo. Capace di un disegno rigoroso e di una pittura figurativa tersa e professionale vinse diversi premi tra cui San Pellegrino Terme, Castello di Felino, Noceto e partecipò a numerose mostre tra cui Piacenza, Lucca, Genova, Ferrara, Pontremoli. Poi il trasferimento a Modena dove, nonostante la malattia, produsse una bella serie di ritratti. Bibl.: Marcheselli T., Addio a Donatella Monica: una vita per la pittura , Gazzetta di Parma, 28 giugno 2011. Monica Maria - Lesignano de’ Bagni post 1972 Maestra. Una vita illuminata da una fede cristiana profonda, praticata senza paura o rispetto umano. Militò nell’Azione Cattolica e nel Terz’Ordine Francescano. Collaborò alle iniziative della parrocchia e diffuse, per diversi anni, la stampa cattolica. Spezzò con generosità, sui banchi della scuola, il suo sapere a tanti alunni: da S. Michele Cavana, a Rivalta, a S. Maria del Piano, a Lesignano. Aveva sempre qualcosa da dire, da comunicare a chiunque incontrava, fossero persone o animali randagi. A questi ultimi dimostrava commiserazione e tenerezza, alimentandoli, ovunque li trovasse, come se fossero suoi. Bibl.: Dall’Olio E., Gente della Val Parma , Grafiche Step, 2010, pp. 30-31. Monica Maria Teresa 16 gennaio 1923 - Traversetolo 8 marzo 1945 Vittima di guerra. Perse la vita per una raffica di mitraglia. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 308. Monica Maria in Scarica Parma 1911 - 17 aprile 2009 Titolare dell’antica osteria Scarica di Alberi di Vigatto. Trascorse tutta la vita tra i fornelli nell’osteria di campagna che aveva aperto con il marito. L’11 novembre 1946 Livio Scarica, dopo aver lavorato nei campi del podere “Torre” di Alberi, decise insieme alla moglie Maria, di rilevare la trattoria del paese con annessa drogheria e alimentari. Ben presto l’oste Livio e la cuoca Maria riuscirono a creare un vero e proprio tempio di bontà e genuinità: subentrarono poi i figli, Giovanni che rilevò l’osteria, Enore che gestì il forno e Marisa il negozio di alimentari. Maria seguì la cucina fino a che la salute glielo permise: a fianco della nuora Tina rispolverò, ogni giorno le sue antiche ricette che comprendevano gli anolini, i tortelli d’erbetta, le lasagne. Fu famosa, però, per alcuni piatti: la trippa, la punta al forno, le cacciatore di pollo e coniglio e la leggendaria tortafritta. Infatti all’inizio degli anni Cinquanta, la tortafritta della Maria (frutto di un’antichissima ricetta locale), si rivelò una delle principali attrattive dell’osteria di Alberi insieme a salumi selezionati e creati dall’oste. Fu merito suo l’aver trasformato l’osteria di campagna nel luogo degli spuntini domenicali e pomeridiani fuori porta per quei parmigiani che, soprattutto nella bella stagione in bicicletta, volevano respirare un po’ d’aria buona, raccogliere asprelle e viole e gustarsi due fette e quattro pezzi di tortafritta sotto il fronzuto pergolato dell’osteria.

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