Dalcò_Dizionario parmigiane

Mori Pasqua Giuditta Rosa Boretto 1880 - Sorbolo 1966 Ostetrica, svolse per trentacinque anni la professione a Sorbolo. Detta La Pasquina , è ricordata per la disponibilità e passione con cui svolgeva il suo lavoro: era molto preparata e gestiva i parti da sola, senza bisogno dell’intervento del medico. Durante la prima guerra mondiale, oltre alle gravidanze, si occupò di infezioni e di influenze. Bibl.: Barbarini C., Crotti M., Roatti U., Zanichelli P., Nati da donna. Nascere a casa: levatrici e partorienti a Sorbolo , Donelli, 2009. Morini Gianna Roncaglio 25 aprile 1930 - Cedogno 4 marzo 2010 Sposò, diciannovenne nel 1950, Vittorio Cavalli, il collezionista di lucchetti. Dall’unione nacquero due figli, Valerio e Gastone. Si deve anche a Gianna la costituzione del Museo dei Lucchetti di Cedogno (Neviano), la frazione che amava. Fu molto legata alla casa, e vi rimaneva anche durante i viaggi del marito. E’ ricordata da tutti anche per la sua innata cultura, che a dispetto della sua semplicità, la portava a capire e ad apprezzare l’arte e la musica. Il suo ruolo nella costituzione del Museo Storico dei Lucchetti di Cedogno, unico nel suo genere nel mondo, è stato fondamentale: fu, infatti, grande amante degli oggetti lei stessa. Chiunque si recasse al museo per una visita era il benvenuto anche in casa, dove era d’obbligo accettare il suo famoso caffè. Fonte: notizie fornite da Alessandro Garbasi. Moroni Oriele Carzeto di Soragna 1 aprile 1919 - Parma 14 settembre 1992 Dopo un’infanzia vissuta tra San Secondo e Trecasali, accogliendo il suggerimento della zia ostetrica, si iscrisse alla Scuola per Infermiere Professionali di Piacenza, sotto la direzione di Suor Marcellina Santamaria, Figlia della Carità. Nel 1940 conseguì il diploma di infermiera professionale e, poco dopo, venne assunta all’Ospedale Gaslini di Genova che è costretta ad abbandonare poco dopo a causa dei bombardamenti. Nel 1843 venne assunta come responsabile dell’infermeria presso la fabbrica di armi Beretta a Gardone Val Trompia dove rimase fino alla fine della guerra. Nel maggio del ’45 tornò a Parma e venne assunta all’Ospedale Maggiore come strumentista presso la Patologia Chirurgica. Fu la prima Infermiera Professionale assunta all’Ospedale di Parma e anche la Prima iscritta all’albo delle Infermiere Professionali Assistenti Sanitarie, Vigilatrici d’infanzia della città. Alla fine del 1947 venne inviata dall’amministrazione degli Ospedali Riuniti all’ospedale di San Spirito in Sassia, alla Scuola per Assistenti sanitarie Dietiste, conseguendone il diploma nel luglio del 1948. Tornata a Parma prese servizio in I Clinica Medica, dove rimane fino al 1971, anno in cui sostituì Suor Maria Verderio nella direzione delle cucine degli O.O.R.R. in qualità di dietista. Lasciò l’attività per pensionamento nel marzo del 1979, dopo 42 anni di lavoro. Fonte: notizie fornite da Roberto Mora. Morpurgo Fortunata Venezia 26 luglio 1863 - Fu arrestata perché di origini ebraiche. Fu deportata il 29 gennaio 1945: non sopravvisse allo sterminio. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 140. Moruzzi Carlotta Parma 1901 Benefattrice. Donò 1.000 lire a favore dell’Ospedale degli Incurabili di Parma. L’Ospedale era stato fondato da Ugolino da Neviano, nel 1322, e intitolato alla Beata Vergine di San Giacomo e a

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