Dalcò_Dizionario parmigiane

Bibl.: Previtera G., Tra realtà e rappresentazione del reale. Le donne a Parma dopo l’Unità nella stampa coeva (1860-1870) , Tesi di laurea, Università degli Studi di Parma, a.a. 2001-2002, p 256. Mussi Teresa Soragna 1917 Ottenne il Diploma, Medaglia d’Argento e 50 lire da parte del Consorzio Agrario Parmense per il suo comportamento durante gli anni della prima guerra mondiale. Rimasta vedova durante il primo anno di guerra, avendo sotto le armi i figli Ernesto del 1892 e Paolo del 1893 e chiamati successivamente alle armi i figli Giuseppe del 1884, Martino del 1886, Carlo del 1887, Giovanni del 1896, non si smarrì d’animo, ma si occupò assiduamente, insieme a una nuora, alla conduzione del fondo “S. Prospero” esteso sedici ettari, tenuto in affitto, al governo del bestiame, anche quando venne colpito dall’afta epizootica, rispondendo puntualmente alle richieste della Commissione di controllo. Bibl.: Bizzozero A., Il libro d’oro delle donne dell’agro parmense: le donne premiate negli anni di guerra 1916-1917 , Pelati, 1920, p 104. Mutti Bice Parma 24 marzo 1899 - 7 maggio 1976 Antifascista. Fu schedata nel Casellario politico provinciale della Questura di Parma con apertura del fascicolo il 24 settembre 1936 come appartenente al gruppo femminile comunista e definita casalinga. In realtà faceva la patèra , cioè comperava vestiti dalla gente ricca e li rivendeva ai poveri. Bibl.: Manotti B., Un universo sommerso. Frammenti di vita di “sovversive” parmensi , in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 140; Palazzino M., Elenco degli antifascisti parmensi, in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 199. Mutti Elena 19 ottobre 1926 - Baganzola 7 febbraio 2009 Farmacista. Lavorò alle dipendenze della Cooperativa Farmaceutica Parmense: per anni è stata dietro il banco della farmacia Gibertini nel quartiere Lubiana, poi in via Nino Bixio, infine a Baganzola, paese dove ha sempre vissuto. Cattolica fervente, era molto conosciuta e apprezzata per la sua costante attività di volontariato in favore di chi si trovava in stato di bisogno, in particolare anziani soli e malati, per i quali svolgeva anche funzioni di “accompagnatrice” e faceva commissioni piccole ma preziose per le esigenze della vita quotidiana. Morì travolta da un’auto mentre attraversava la strada provinciale. Sitografia: www.senesonoandati-parma.blogautore.repubblica.it/

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