Dalcò_Dizionario parmigiane
Rabaglia Donnina 1867 - Fidenza 6 luglio 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì Fidenza il 6 luglio 1944. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 242 e p 250. Rabaglia Ermelinda 1864 - Fidenza 22 gennaio 1945 Vittima di guerra. Morì a causa dello scoppio di uno spezzone d’aereo rimasto inesploso. Le vittime furono sei. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 242. Rabaglia Maria 1924 - Parma 13 agosto 2012 Figura storica del volontariato traversetolese, arricchì con il suo impegno il tessuto sociale del paese. Non era nativa di Traversetolo ma trascorreva i mesi estivi a Vignale e successivamente in Gabbiola, facendo la pendolare per il suo lavoro alla Banca Commerciale di Parma. L’amore per Traversetolo la portò a trasferirvisi definitivamente, intessendo molti rapporti di amicizia: gli abitanti del paese la ricordano come infaticabile, generosa e signorile nel portamento, spesso alla guida del suo Maggiolino bordeaux. Dopo la pensione entrò nell’Assistenza Pubblica e vi rimase 25 anni. Lasciò quindi il servizio attivo conservando uno stretto legame con i volontari. Oltre alla Croce Azzurra, fece parte del comitato “Pro Neum” per il sostegno ai profughi della ex Jugoslavia, ai Ragazzi di Gomel per l’ospitalità dei bambini bielorussi: fu ambasciatrice dell’Associazione Il Pellicano in una straordinaria missione umanitaria in Honduras. Sempre in prima linea anche nelle iniziative del Forum del Volontariato di Traversetolo, dagli aiuti agli alluvionati del Piemonte, agli interventi per i superstiti allo tsunami nell’estremo Oriente: dedicò anche molte ore della settimana agli ospiti del centro diurno comunale. Negli ultimi anni Traversetolo aveva riconosciuto ufficialmente il suo impegno e la carica umana attribuendole il Premio San Martino. Bibl.: Traversetolo piange Maria, la signora del volontariato , Gazzetta di Parma, 15 agosto 2012, p 21. Rabboni Maria Salsomaggiore Terme 1913/1925 Figura caratteristica di Salsomaggiore conosciuta anche per i suoi frequenti litigi con i ragazzi, che erano soliti chiamarla con il soprannome di Bigatta , a lei molto sgradito. Fu nota, soprattutto, per la sua ammirazione per Casa Savoia. Vendeva cartoline poste in bell’ordine sul suo carrettino con il quale si appostava ogni giorno nei pressi del Grand Hotel per salutare la Regina Margherita – che soggiornò al Grand Hotel des Termes dal 1913 al 1926 - con l’omaggio di una rosa. Fu per merito suo che l’edificazione del Parco, in quegli anni appena abbozzata, ebbe un impulso notevole quanto insperato. Fu lei, infatti, a segnalare alla regina l’esistenza, nel centro termale, di un terreno recintato dove, secondo il progetto dell’architetto e paesaggista Giuseppe Roda, doveva nascere un grande parco all’italiana. Voleva compiacere la Sovrana, che nel Parco avrebbe potuto portare a passeggio, senza collare nè museruola, i suoi cagnolini Nerone e Bobby, dai quali non si separava mai. La Regina Madre elesse quel terreno a luogo privilegiato delle sue quotidiane passeggiate: e il suo intervento fu sollecito e proficuo. Il Parco venne solennemente inaugurato nel 1925, con un avvenimento di portata internazionale: la rappresentazione di Madama Butterfly di Puccini. Bibl.: Cabassi Gandolfi S., In aqua salus. Frammenti di storia salsese , Battei, 2002, pp. 53-54. Rachelle Laudelia Giuseppina
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