Dalcò_Dizionario parmigiane

trasferito, per vederlo pochi minuti e sempre in presenza delle guardie. Venne diffidata molte volte e minacciata di violenze dai fascisti. La sua opera di sovversione venne esercitata soprattutto fra le mura domestiche, durante le lezioni private di matematica, che si trasformarono in lezioni di antifascismo e di formazione di una coscienza democratica per molti giovani bergamaschi. La sua coraggiosa e indomita azione viene controllata da vicino, fino a quando, nel dicembre del 1942 il Prefetto di Bergamo decise d’inviarla al confino: fu arrestata e, in un primo tempo assegnata a Forino (Avellino), poi dal marzo 1943 internata in Basilicata, prima a Melfi poi a Maratea, dove rimase fino al 25 luglio dell’anno successivo. Durante il confino iniziò fra i due coniugi una ricca corrispondenza, composta da 977 missive scritte da Ada e pubblicata con il titolo Lettere da Ventotene , preziosa testimonianza delle difficoltà della loro vicenda personale, ma anche lucida ricostruzione di fatti storici e traccia dello spessore ideale che hanno condotto un uomo e una donna ad affermare i principi di libertà e di onestà intellettuale. Con la caduta del fascismo, Ada ed Ernesto riuscirono a ritrovarsi, dopo tredici anni di separazione. Nell’agosto del 1943 presero parte, a Milano, alla nascita del Movimento Federalista Europeo e tornati a Bergamo parteciparono alle prime fasi del movimento resistenziale. Dopo l’8 settembre i coniugi riuscirono a fuggire in Svizzera e, dopo la Liberazione, si trasferirono a Roma. La straordinaria vita di Ada ed Ernesto è ricostruita nel libro di Caterina Barilli, Un uomo e una donna , in cui è presente anche una fondamentale intervista alla stessa Ada. Bibl.: Barilli D., Ada Rossi raccontata da Caterina Barilli , Corriere di Parma, v.10, 1992, pp. 53- 55; Barilli C., Un uomo e una donna: vita di Ernesto e Ada Rossi , Lacaita, Bari-Roma, 1991. Sitografia: www.fondazionerossisalvemini.eu Rossi Bassetti Marianna Parma 1915 Infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana. Fu insignita della medaglia d’argento al merito “ per aver prestato un anno di lodevole servizio di guerra negli Ospedali ” durante il primo conflitto mondiale. Bibl.: Sitti G., Caduti e decorati parmigiani nella guerra di liberazione, 1915-1918 , Fresching, 1919, p 380. Rossi Andriola Parma 1315/1342 Fu badessa del monastero di San Paolo dal 1333 al 1342. La stessa Andriola è attestata suora nel convento di S.Domenico dal 1315 al 1326 e sottopriora nel 1328. Bibl.: Dalcò F., Per una storia dei patrimoni ecclesiastici. Monasteri e conventi femminili a Parma dall’XI al XV secolo , tesi di dottorato di ricerca in Storia, a.a. 2004-2005, p 263. Rossi Costanza Parma 1313 c. - Figlia di Rolando e Agnese Ruggeri. Sposò, forse nel 1333, Arrigo Castracane. Il matrimonio fu voluto dallo zio Pietro Rossi che, eletto vicario di Lucca, volle ingraziarsi la famiglia Castracane insediata a Lucca. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, IV, p 168. Rossi Donella San Secondo 1435 - Sala Baganza post 1483 Figlia di Pier Maria, conte di Berceto e marchese di San Secondo, e Antonia Torelli. Nel 1454 sposò il conte Giberto Sanvitale, e lo sostenne sempre nelle sue ambizioni. Infatti il conte fu fedele agli Sforza, prima a Francesco e poi a Galeazzo Maria. Il 27 novembre 1472 Lodovico Maria Sforza assegnò al conte, come ricompensa dei suoi servigi, la Rocca di Noceto, comunicandolo con una lettera indirizzata a Donella. Quando il padre fondò a Torrechiara la Badia dei Benedettini,

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