Dalcò_Dizionario parmigiane
di lotta e di emancipazione femminile e presto l’impegno politico diventò parte importante del suo agire; aderì quindi al Partito Comunista. Dal gennaio 1978 lavorò presso il Comune di San Secondo come protocollista-archivista e successivamente all’Ufficio Tecnico. Pubblicò, nel 1982, un profilo biografico di Ferdinando Bernini, nel volume San Secondo Parmense. Antologia di personaggi 1700-1900 . A metà degli anni Ottanta, con concorso pubblico, entrò nel Comune di Parma e si trasferì in città. La prima collocazione è all’Assessorato alla Pubblica Istruzione, inizialmente all’Ufficio Case Vacanze, poi al Diritto allo studio. Venne incaricata dall’Amministrazione di produrre una pubblicazione per illustrare ai ragazzi la storia del Comune di Parma e rendere più semplice la comprensione delle attività dell’ Ente. Nacque così il volume, nel 1986, Parma e il suo Comune curato insieme a Roberto Pedretti, maestro elementare. Non trascurò i propri interessi per la storia e pubblicò, nel 1987, nell’Archivio Storico per le province parmensi un saggio dal titolo 1803: San Secondo si presenta a Moreau de Saint-Mery , interessante contributo alla comprensione del periodo napoleonico nel territorio parmense. Continuando sul doppio binario, interessi per la storia locale e vita professionale, pubblicò nel 1991 un compendio biografico ancora su Ferdinando Bernini sul Corriere di Parma e un contributo, nell’ambito del Diritto allo Studio, alla comprensione degli effetti delle riforme scolastiche dal titolo Verso la riforma della scuola elementare: indagine sui plessi della scuola elementare del Comune di Parma , insieme a Simona Bocconi e Daniele Quadrelli. Negli anni Novanta proseguì la sua attività politica e sociale: aderì al Partito Democratico della Sinistra, poi ai DS e infine e tra i primi aderenti al Partito Democratico. Fu di quegli anni il coinvolgimento nel Centro Antiviolenza, di cui è componente attiva e partecipe dei vari interventi a favore delle situazioni più bisognose. Dopo un periodo all’Ufficio Organizzazione del Comune, divenne funzionario culturale e iniziò la propria attività nell’ambito dell’Assessorato alla Cultura dove ricoprì l’incarico di responsabile della sezione Eventi e Mostre; dopo un lungo periodo di grandi mostre, tra cui l’Addio al Novecento, il Centenario Verdiano del 2001, il Parmigianino, Vivere il Medioevo o eventi come il Festival di Poesia, negli ultimi tempi operò come responsabile del Museo dei Burattini. Coltivò anche la passione per la musica lirica e, da assidua loggionista, non perse una “prima” al Regio: oltre all’amore per la propria città, la sua storia e le sue tradizioni, amò viaggiare e la buona cucina. Fonte: notizie fornite da Valerio Cervetti. Saccani Maria Golese 5 maggio 1902 - Parma 20 aprile 1954 Antifascista. Fu schedata nel Casellario politico provinciale della Questura di Parma con apertura del fascicolo il 14 febbraio 1925. Bibl.: Palazzino M., Elenco degli antifascisti parmensi, in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 209. Saccani Nella Parma 2 settembre 1908 - 16 dicembre1976 Antifascista. Fu schedata nel Casellario politico provinciale della Questura di Parma con apertura del fascicolo il 30 marzo 1926. Bibl.: Palazzino M., Elenco degli antifascisti parmensi, in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 209. Sacchi Costanza Parma - post 1777 Cantante. Nella stagione di primavera 1775 fu “seconda buffa” al Teatro di via del Cocomero di Firenze nei drammi giocosi Il geloso in cimento di Pasquale Anfossi e nella Frascatana di Giovanni Paisiello, mentre nell’estate cantò al Teatro di via S. Maria nella “burletta” La locandiera di Salieri. Nel carnevale 1776 fu al Teatro dell’Accademia del Castiglioncelli di Lucca ne La pescatrice e in Il tutore deluso , mentre nell’estate la si trova nel rango di primadonna al Teatro di Pistoia nell’ Isola
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