Dalcò_Dizionario parmigiane
Benefattrice. Nominò suo erede universale l’Ospedale degli Incurabili di Parma, con testamento a rogito del notaio Adorni del 16 agosto 1827. L’Ospedale era stato fondato da Ugolino da Neviano, nel 1322, e intitolato alla Beata Vergine di San Giacomo e a Ugolino da Neviano e affidato alla gestione delle Arti maggiori con l’intromissione del comune. Fonte: Albo dei benefattori, Ospedali Riuniti di Parma, 1952, p. 8. Bibl.: Gazzini M., La città, la strada, l’ospitalità: l’area di Capodiponte a Parma tra XII e XVI secolo , in Greci R.(a cura di), Un’area di strada: l’Emilia occidentale nel Medioevo , Clueb, 2000, pp. 307-331. Santonastaso Maria 1926 - Parma 25 aprile 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì la città il 25 aprile 1944. Molti degli edifici della città vennero gravemente danneggiati: la chiesa della Steccata, il Collegio Femminile di San Carlo, il Seminario Maggiore, Piazza Garibaldi. Persero la vita 133 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 69 e p 142. Sanvitale Amalia Parma 1757 c. - post 1817 Dama di palazzo. Figlia di Alessandro e Costanza Scotti. Fu dama di Maria Luigia e, nel 1817, dama della Crociera. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, IV, p 297. Sanvitale Anna Eleonora Sala 1558 - Ferrara 19 marzo 1582 Figlia di Giberto e Livia da Barbiano. Ricevette una buona educazione e, a quattordici anni, scriveva eleganti orazioni e versi latini, traduceva Cicerone e conosceva la filosofia aristotelica. Descritta come bellissima, fu destinata a Giulio Thiene, conte di Scandiano, che sposò nel febbraio del 1576. Gli sposi si trasferirono alla corte di Ferrara, dove il conte risiedeva: qui conobbe e frequentò Torquato Tasso che le dedicò sonetti e canzoni. Nel 1582 Marfisa d’Este concesse in affitto a Giulio Thiene il palazzo Schifanoja, che il popolo chiamò allora la Scandiana. Nella sontuosa sua nuova dimora, la ventiduenne Sanvitale morì dando alla luce una bambina. La salma fu subito trasportata a Scandiano e inumata nel sepolcro di casa Thiene in Cattedrale. Bibl.: Bandini Buti M., Poetesse e scrittrici , Istituto editoriale italiano Tosi, 1942, p 214; Canonici Fachini G., Prospetto biografico delle donne italiane rinomate in letteratura , Venezia, 1824; Dall’Acqua M. (a cura di), Enciclopedia di Parma. Dalle origini ai giorni nostri , FMR, 1998, p 610; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, IV, pp. 298-299. Sanvitale Anna Maria Gioseffa Parma 14 aprile 1700 - 3 agosto 1769 Figlia del conte Luigi e Carona Avogadri, sposò Francesco Terzi, conte di Sissa. Fu iscritta all’Ordine della Croce Stellata, tra le matrone d’onore della Corte parmense, e scelta da Filippo di Borbone come istitutrice della figlia Elisabetta. Fu sepolta nella Cattedrale di Parma. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, IV, p 299. Sanvitale Cecilia Parma 1229/1247 Religiosa. Figlia di Guarino. Fu monaca nel monastero di Santa Chiara di Parma. Nel 1247 le clarisse di Bordeaux la richiesero come loro badessa a Innocenzo IV: il pontefice decise invece,
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