Dalcò_Dizionario parmigiane
1823 c. - Parma post 1846 Dama di palazzo. Figlia di Francesco e Angiola Giuseppina Brumani. Nel 1843 sposò il marchese Guido dalla Rosa Prati: dal matrimonio nacquero Francesco e Paola. Il 29 dicembre 1846 venne nominata Dama di palazzo: la marchesa Litta Modignani, dama d’onore della duchessa Maria Luigia, le comunicò l’avvenuta nomina con una lettera del dicembre 1846. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, IV, p 353; Marchi A.V., Figure del Ducato di Maria Luigia 1816-1847 , Antea, 1991, p 30. Scaccia Alessandra Parma 1697/1712 Cantante. Probabilmente figlia di Giuseppe, si esibì spesso in opere da lui interpretate: dal 1679 fino al 1712 la si trova in numerose città italiane in La virtù trionfante dell’inganno , Gli amori infelici felici , Gli equivoci del sembiante , La fortezza al cimento , La Griselda , L’Alcibiade o L’eroico amore , L’Alciade o la violenza , L’Alarico . Fu al Nuovo Teatro Ducale nel 1708 ne Gli equivoci amorosi . Sitografia: Vetro G. N., Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza www.lacasadellamusica.it/vetro Scaccianemici Maria Parma Ostessa. Gestì l’osteria Giardinetto in vicolo del Leon d’oro: il nome derivava da un piccolo cortile con pochi alberi e alcuni tronchi di vite. I piatti preparati erano ottimi, con cibi di prima scelta e buonissimi vini. Era famosa per i suoi modi e le sue pretese: i clienti dovevano mangiare ciò che decideva lei, senza possibilità di scelta alcuna. Questa tirannia affezionava ancora di più gli avventori, fra cui studenti, artisti e industriali. Bibl.: Emanuelli A, Pasqualetti F, Le osterie parmigiane da ieri a oggi , Mup Editore, 2007, pp. 175-176. Scaini Maria Roccabianca anni Trenta Ristoratrice. Figlia d’arte, appartenne a una storica famiglia di locandieri e osti che, nella Bassa Parmense, possedevano e gestivano alcuni locali. Con il marito Viscardo Guasti gestì un piccolo albergo a Roccabianca: lì si occupava della cucina. Poi nel 1938 il trasferimento a Parma, alla mitica osteria della “Filoma” di via XX marzo: ai piatti tradizionali come gli anolini in brodo, i tortelli d’erba, la punta al forno, gli arrosti, aggiunse quelli originari della Bassa come i pasticci di pasta e la selvaggina arrosto. Dirigeva la cucina, affiancata da Virginia Cacciamani, sorella della ex proprietaria del locale, che rimase con loro alcuni anni. Nel marzo del 1944 il locale fu centrato da una bomba, ma non ci furono vittime: poi, nel 1950, i coniugi Guasti cedettero l’attività. Bibl.: Tamani E. (a cura di), Gli anni d’oro della cucina parmigiana , Gazzetta di Parma, 2005, pp. 138-143. Scalzatto Maria - Fidenza 13 maggio 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento delle forze alleate che colpì Fidenza. Furono 144 i bombardieri che, in tre ondate successive, devastarono la cittadina e la sua periferia. Furono distrutti il Palazzo Vescovile e danneggiato il Duomo. Persero la vita 113 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 251. Scalzi Giuseppa 1893 - Berceto 28 marzo 1945
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=