Dalcò_Dizionario parmigiane

Strabello Gloria 1941 - Parma 18 novembre 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento degli alleati che colpì la città. Persero la vita 26 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 138. Strepponi Clelia Maria Josepha Lodi 6 settembre 1815 - Sant’Agata di Villanova sull’Arda 14 novembre 1897 Cantante lirica. Avviata allo studio del canto e del pianoforte dal padre Feliciano, dal 1830 al 1843 frequentò il Conservatorio di Milano con una borsa di studio. Nel 1834 debuttò ad Adria con l’ Elisir d’amore . Nel gennaio 1835 eseguì al Comunale di Trieste la Matilde di Shabran : incontrò l’impresario Bartolomeo Merelli, che la lanciò al Kärntnertortheatre di Vienna. Dopo aver cantato a Venezia, Brescia, Mantova, ancora a Trieste e a Bologna, fu primadonna nella primavera 1838 all’Argentina di Roma, con la Lucia. Fu scritturata alla Scala di Milano nella primavera 1839 e a questo periodo risalgono i primi contatti con Giuseppe Verdi. Il 1840 e il 1841 furono per entrambi anni tormentati: Verdi era rimasto vedovo e la sua seconda opera naufragava alla Scala, mentre la salute di Giuseppina destava grandi preoccupazioni. Ebbe un figlio dalla relazione con Merelli, e altri figli (tre e forse quattro) sulla cui paternità si discute: forse l’impresario Merelli, oppure il tenore Moriani, o l’agente teatrale Camillo Cirelli. Tra le molte opere cantate in quel periodo spicca il Nabucodonosor di Verdi (1842, prima esecuzione). Partecipò, nell’aprile-maggio 1843 a ventidue rappresentazioni del Nabucodonosor al Teatro Regio. Passò quindi a Verona e nel 1844 a Palermo e a Bergamo per cantarvi, oltre alla Lucrezia Borgia , anche il nuovo, trionfante Ernani . Nel 1846 abbandonò le scene e insegnò canto a Parigi. Nel 1847 si rifugiò a Passy con Verdi: si sposarono il 29 aprile 1859, a Collanges-sous-Salève e vissero a Sant’Agata. Fu per il maestro anche una segretaria arguta e abile: parlava il francese e facilitò i contatti con l’Opéra. Conosceva anche l’inglese e fu appassionata di letture: molto importanti sono le sue corrispondenze e carteggi anche per la biografia verdiana. Morì di polmonite acuta e venne sepolta nella cripta della casa di riposo dei musicisti di Milano. Il Comune di Parma, nel 1990, le intitolò una piazza. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, IV, pp. 482-483; Marcheselli F. e T., Dizionario dei Parmigiani , Benedettina, 1997, p 280; Marchi A.V., Figure del Ducato di Maria Luigia 1816-1847 , Antea, 1991, p 322. Stretti Rina 1919 - Monchio delle Corti 2 giugno 1944 Uccisa durante un’operazione di rastrellamento da parte dei reparti militari tedeschi che terrorizzarono gli abitanti delle frazioni del comune, bruciando case, saccheggiando e passando per le armi 16 civili. Il 2 giugno reparti di terra, appoggiati da aerei tedeschi, colpirono la frazione di Rimagna, uccidendo otto persone, fra le quali tre bambini. Il rastrellamento investì poi le altre frazioni del comune provocando altre vittime a Vallescura di Valditacca, a Riana, sul monte Sillaba e a Campo Grande di Pianadetto. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 292; Villa M., Rinaldi M., Dal Ventasso al Fuso , Battei, 1989. Stringhini Antonia San Secondo 12 gennaio 1920 - 4 novembre 2008 Partigiana. Moglie di Ferdinando Gaibazzi, commissario di distaccamento della 178ª Brigata Sap (comandata da Annibale Ballerini detto Buongiorno ). Aiutò sempre il marito nelle varie necessità della Brigata. In particolare, durante la cosiddetta “Epifania fascista” quando si raccoglievano

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