Dalcò_Dizionario parmigiane
Tagliavini Ida - Parma 18 dicembre 1963 Commerciante di Piazza Ghiaia. Vendeva pizzi in un banco di piazzale Paer davanti all’entrata degli artisti del Teatro Regio. Dopo la seconda guerra mondiale, il maestro Beniamino Gigli vedendola mangiare anche in inverno una minestra fredda continuando a lavorare dietro al banco, le promise che l’avrebbe portata a pranzo da Stigliano famosissimo ristorante di Parma di quel periodo: mantenne la sua promessa. Lasciò l’attività alla fine degli anni Cinquanta. Fonte: notizie fornite da Clementina Fornaciari Pertusi. Tagliavini Maria 1914 - Salsomaggiore 8 ottobre 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento degli alleati: le bombe colpirono la fornace SALS e la case attigue. Persero la vita 20 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 346. Talannini Teresa Borgo Taro 5 febbraio 1920 - 5 giugno 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì il paese. Quella mattina nel paese si teneva il mercato e molte persone si erano radunate nella piazza, anche provenienti dalle frazioni vicine. Persero la vita 15 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 187. Tambroni Clotilde Bologna 1758 - Parma 1817 Poetessa. Figlia di Paolo di Castione Baratti, cuoco, che si trovava a Bologna a lavorare per i monaci di San Procolo. Scrisse in italiano, latino e greco. Nel 1790 entrò all’Accademia di Bologna: due anni dopo scrisse l’ Ode saffica greca , tradotta in toscano in onore del conte Marescalchi. Cantò le lodi del tipografo Bodoni con una Elegia greca . Tra gli arcadi ebbe nome Doriclea Siciorica : appartenne anche agli Etrusci di Cortona e ai Clementini di Bologna. L’ellenista Ansse de Willoison la considerò fra i primi esperti europei di lingua greca. Dal 1794 al 1797 insegnò proprio greco chiamata dal Senato di Bologna. Morì di febbre petecchiale. Il Comune di Parma, nel 1979, le intitolò una strada. Bibl.: Marcheselli F. e T., Dizionario dei Parmigiani , Benedettina, 1997, p 300. Tanara Maria Vigatto (PR) 1920 - 2013 Critica d’arte. Fin da ragazza fu affascinata dall’arte, dalla pittura e, in particolare, dagli artisti parmensi dell’Ottocento. Questa sua passione, nel tempo, si trasformò in un impegno costante e in studi approfonditi che la portarono a scrivere importanti volumi molto apprezzati da critici e da studiosi. Si diplomò in “Belle Arti” e insegnò, dapprima, nelle scuole medie e quindi al liceo scientifico Marconi, dove fu molto apprezzata dai colleghi e amata dagli allievi. Sposata con Abramo Sacchelli, docente di lettere al liceo Romagnosi, fu anche apprezzata collaboratrice della Gazzetta di Parma e di riviste culturali come Aurea Parma. Nel 2002 fu insignita del Premio Sant’Ilario di Parma Nostra. A ottant’anni pubblicò il volume Pittori parmensi dell’Ottocento , con la prefazione di Pier Paolo Mendogni. Era, infatti, la pittura parmigiana dell’Ottocento e i suoi esponenti, più e meno noti, che la interessavano maggiormente. Insieme al marito, per un certo periodo di tempo, trasformò la residenza di borgo Scacchini in una sorta di salotto artistico- letterario che ebbe ospiti molti intellettuali, artisti, storici e critici parmigiani, fra i quali Glauco
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