Dalcò_Dizionario parmigiane
Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì, in particolare la periferia nord. Persero la vita 26 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 96 e p 143. Vallara Afra 1885 - Parma 25 aprile 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì la città il 25 aprile 1944. Molti degli edifici della città vennero gravemente danneggiati: la chiesa della Steccata, il Collegio Femminile di San Carlo, il Seminario Maggiore, Piazza Garibaldi. Persero la vita 133 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 69 e p 143. Valli Pierina Maria Como 4 gennaio 1881 - Parma 1975 Religiosa. Dal 1917 al 1975 visse nel monastero delle Carmelitane di Parma. Furono raccolte sufficienti testimonianze per il suo processo di beatificazione. Bibl.: Lecchini R., Suor Maria Eletta , clarissa cappuccina parmense , Parma, 1984, p 9. Vallisneri Maria Luisa Reggio Emilia 20 marzo 1923 - Parma 12 luglio 2012 Di antica e nobile famiglia originaria di Vallisnera nel cuore delle Valli dei cavalieri tra il parmense e il reggiano, seguì la famiglia nei numerosi spostamenti dovuti alla professione del padre, ex ufficiale dell’esercito e poi contabile in una fabbrica di cioccolato sul Lago di Garda. Giunse a Parma negli anni Trenta quando il padre fu assunto all’Intendenza di Finanza, dove purtroppo lo colse una morte prematura lasciando soli la moglie insegnante e i quattro figli piccoli di cui Maria Luisa, quattordicenne, era la maggiore. Seguirono anni difficili superati grazie al coraggio e all’operosità di mamma Pia, alla quale recentemente Maria aveva dedicato un libretto in ricordo. Tutto l’impegno professionale ed extra di Maria Luisa è sempre stato in campo educativo, soprattutto nei confronti dei bambini, delle donne e della famiglia. Come insegnante elementare, dopo alcuni anni a Palanzano, venne trasferita nel 1952 a Roma all’Ente protezione morale del fanciullo, dove si occupò in particolare dei bambini, per lo più mulatti, nati negli ultimi anni di guerra da soldati americani e non accettati da famiglie e istituti. Tornata a Parma nel 1960, dopo essersi laureata all’Università Cattolica, riprese l’insegnamento nella scuola media, come insegnante di lettere, inserendosi nell’AIMC (Associazione italiana maestri cattolici) dove poi fu eletta Presidente Provinciale fino al 1969. Anni di impegno in corsi di educazione civica rivolti alle insegnanti, di educazione dei figli rivolti ai genitori. Nel 1969 con un sacerdote, un medico e un avvocato partecipò alla fondazione del Consultorio Familiare UCIPEM che poi diresse, per cinque anni, come consulente familiare. In seguito il suo impegno continuò nel CIF (Centro Italiano Femminile) di cui divenne Presidente provinciale, dal 1972 al 1984, quindi Presidente regionale e consigliera nazionale, dando un contributo sostanziale alla formazione delle donne, alla difesa della loro dignità, al sostegno delle famiglie con l’attivazione delle scuole materne e delle colonie. Nel 1973 con due amiche si impegna per la creazione del Centro di aiuto alla vita, che ancora oggi continua un lavoro sempre più vasto e importante. Sempre attiva nel volontariato cattolico, nel 1978 partecipò alla presidenza del Convegno Diocesano “Evangelizzazione e promozione umana”, quindi alle iniziative e ai progetti del “gruppo donna”, lasciando con la sua testimonianza di fede adulta e vissuta una traccia profonda nella Chiesa di Parma. Bibl.: La testimonianza delle donne del CIF impegnate nel sociale e nelle istituzioni in un ottica di pari opportunità , CIF regionale, 2007; Sartorio L., Maria Luisa, paladina delle donne , Gazzetta di Parma, 15 luglio 2011.
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