Dalcò_Dizionario parmigiane

città avvenne l’incontro con Giangaleazzo Visconti, Signore di Milano e governatore di Parma, cui chiese di governare con maggiore clemenza e giustizia. Presso l’Archivio di Stato di Parma, sono conservate due bolle di Bonifacio IX del 1396 (pubblicate dall’Affò nel 1787): il 22 febbraio le fu concesso di scegliere il confessore in punto di morte e il 1 di marzo le si accordò il permesso di recarsi in pellegrinaggio al Santo Sepolcro con la madre Bertolina. Nel 1396 compì il viaggio in Terra Santa e, al ritorno si fermò a Venezia: qui lasciò una testimonianza importante della sua santità e, dopo quarant’anni dalla morte, la Repubblica ne promosse la canonizzazione e iniziò la costruzione di un monastero a lei dedicato (così affermano le monache di San Quintino in una supplica agli Anziani di Parma). Nel 1405 fu costretta all’esilio da Ottone Terzi signore della città per l’influenza esercitata da lei sui suoi concittadini: probabilmente il forzato allontanamento dalla città non fu dovuto all’appartenenza alla squadra dei Rossi, ma al fatto di avere relazioni con la badessa di San Paolo, monastero di grande importanza politica ed economica. Dopo un breve soggiorno a Bologna, giunse a Verona dove morì: quindi la madre portò la salma a Parma per la sepoltura nella chiesa di San Quintino. Il suo culto fu confermato da papa Pio VI l’11 febbraio 1786. Il Comune di Parma, nel 1959, le intitolò una strada. Bibl.: Allodi G.M., Serie cronologica dei Vescovi , Fiaccadori, 1856, I, pp. 678-679; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, IV, pp. 708-709; Marcheselli T., Le strade di Parma , Benedettina, 1990, III, pp. 186-187. Ventura Eugenia 1885 - Parma 25 aprile 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì la città il 25 aprile 1944. Molti degli edifici della città vennero gravemente danneggiati: la chiesa della Steccata, il Collegio Femminile di San Carlo, il Seminario Maggiore, Piazza Garibaldi. Persero la vita 133 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 69 e p 143. Venturi Ada Parma 1895/1916 Acquafortista. Fu autrice di puntesecche, stilizzatrice paziente e giapponesizzante di fiori. Nel 1915 espose alla Mostra nazionale dell’Incisione di Milano una serie di puntesecche e l’anno successivo prese parte alla Mostra londinese dell’Associazione Nazionale Acquafortisti e Incisori italiani. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, IV, pp. 712-713. Venturini Ilda 1906 - Parma 18 novembre 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento degli alleati. Persero la vita 26 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 143. Venturini Maria Parma 1888 - Roma fine anni Cinquanta Insegnò Filosofia negli istituti superiori di Piacenza e Pavia. Per il suo rifiuto a ogni forma di adesione all’ideologia fascista fu sottoposta ad assidua sorveglianza e, quindi nel 1929, privata della cattedra. Ottenne un posto di supplente alla scuola di avviamento Biffi di Milano, ma nel 1935 per ragioni politiche, fu privata anche di questo impiego. Nel maggio 1938 fu arrestata con l’accusa di complotto antifascista durante la presenza di Hitler in Italia. Rilasciata, continuò a lavorare nelle file dell’antifascismo. A Lugano fu in corrispondenza con inglesi, americani e svizzeri cui indirizzava proteste e appelli contro il fascismo e l’alleanza italo-germanica. Impiegatasi nel 1937 presso il Touring (allora Consociazione Turistica Italiana) fu licenziata ancora una volta. Riuscì a trovare

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