Dalcò_Dizionario parmigiane

Pulite Piercamillo Davigo, Gherardo Colombo, e Ilda Bocassini) il Circolo “Società Civile” e diventò direttore dell’omonima rivista mensile. Il circolo e la rivista combatterono con forte impegno il malaffare, le infiltrazioni mafiose e il sacco edilizio dei palazzinari milanesi. Da lì partirono le prime inchieste che poi sfoceranno negli stravolgimenti effettuati dal Pool di Mani Pulite. Fu una grande appassionata dell’isola di Cuba, diventandone una profonda esperta: s’impegnò anche nella lotta per l’affrancamento di quel popolo che tanto amava. Per dieci anni fu direttore della rivista El Moncada, organo dell’associazione nazionale di amicizia Italia - Cuba, con oltre 600 circoli sparsi in tutt’Italia: in suo ricordo, nel primo anniversario della morte, il circolo di Parma è stato co-intitolato a Marilisa Verti. Nella sua attività pro Cuba, scrisse I tamburi di Ana- Santeria, spiritualità e magia a Cuba , dedicato alla Santeria Cubana, (Xenia edizioni 1999), inventò un calendario con i volti e le storie delle “Vere donne cubane” e una mostra fotografica Mujeres de Amor portata in giro per l’Italia con successo. Fu presto apprezzata per il suo amore per Cuba e per tutte le energie dedicate, tanto che riuscì a conoscere personalmente Fidel Castro. Intervistò anche, e per la prima volta, Gino Donè Paro l’unico italiano che, nel 1956, partecipò alla rivoluzione cubana insieme a Raoul Castro e salvò la vita a Che Guevara. Per il suo impegno per Cuba ricevette la cittadinanza onoraria post mortem. La sua casa milanese era come un circolo sociale, sempre aperto per incontri, cene, serate con amici. Attori, musicisti, militanti, borgotaresi, cubani erano sempre i benvenuti, nella casa piena di libri che tappezzavano le pareti. Le serate con gli “storici” amici milanesi proseguivano da Renato “Al Tempio D'Oro”, mitico locale milanese dove si svolsero per vent’anni gli intrecci di vita vissuta di tante persone, decise a non farsi omologare dalla “Milano da bere” degli anni Novanta. Di quel periodo e di quel locale curò il libro nel 25° anniversario dalla fondazione dal titolo Il Tempio siamo Noi: viaggio psico-socio- enogastronomico iniziato 25 anni fa . Per assistere la madre, scomparsa nel 2009, rientrò a Borgotaro per parecchi mesi e, oltre a riprendere le frequentazioni dei vecchi amici, si avvicinò all’Hospice e al mondo della sofferenza e della malattia: proprio in quel periodo maturò la decisione di tornare a vivere a Borgotaro, continuando il lavoro come giornalista, ma ricominciando a coltivare fiori, ortaggi e amicizie. Scrisse il racconto per l’Hospice, dal titolo Provo a Fidarmi , pubblicato postumo dopo la morte improvvisa. Le viene intitolato il Premio Giornalistico Marilisa Verti anno 2012/2013 rivolto agli studenti del triennio delle scuole superiori del parmense. Inoltre le viene dedicato uno spettacolo dal titolo I Fili di Arianna , rappresentazione del racconto Provo a Fidarmi messo in scena dagli studenti delle superiori e dagli operatori dell’Hospice. Fonte: notizie fornite dalla famiglia Verti. Verzellotti Metilde - Parma post 1794 Danzatrice. Molto probabilmente sorella di Giuseppe. Per un quindicennio fu attiva come figurante o ballerina di concerto in molti teatri italiani fra cui Novara, Alessandria, Genova, Parma, Teatro Ducale, Brescia, Mantova, Pavia, Bergamo, Venezia, Brescia, Milano, Piacenza, Reggio Emilia. Fu al Teatro Ducale nel carnevale del 1782. Sitografia: Vetro G. N., Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza www.lacasadellamusica.it/vetro Vezzani Adriana 26 gennaio 1931 - Parma 13 maggio 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento degli alleati. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 85 e p 145. Viani Clelia Parma 1899/1936

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