Dalcò_Dizionario parmigiane

Cuoca eccelsa, titolare de La Buca. Figlia di Romilda, cucinò per tutti quelli che entravano nel ristorante, imparando da tutti qualcosa in più ogni giorno, pur continuando a mantenere in menù i piatti tradizionali della cucina dei Marchesi Pallavicino appresi dalla madre. Famoso è il pranzo che una volta all’anno la famiglia Pallavicino offriva agli aristocratici parenti come i Gonzaga, i Farnese e i Pallavicino del ramo ligure. Proprio da un cuoco francese al seguito di un nobile Pallavicino, imparò la ricetta dell famoso zabaione con l’aceto, ancora in menù. Rimase in cucina fino a metà degli anni Settanta, aiutata dalla nipote Miriam. Fonte: notizie fornite da Miriam Leonardi e Laura Lanfreddi. Zerbini Giulia Parma 1540/1549 Pia donna. Riunì attorno a sé molte donne della città di Parma: condussero insieme una vita spirituale, prodigandosi in opere di bontà e di devozione. Nell’anno 1549 vi fu Ippolita Gonzaga, rifugiatasi a Parma col marito Galeotto Pico, conte della Mirandola. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, IV, p 854. Zerbini Redegonda 1890 - Parma 2 maggio 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento degli alleati che colpì un rifugio antiaereo al Cornocchio. Vi erano 150 persone fra parmigiani e viaggiatori di un treno costretto a fermarsi dopo l’allarme. Obiettivo principale era la stazione ferroviaria. Persero la vita 61 persone. Sul luogo venne eretto un monumento. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 79 e p 146. Zibani Maria Rosa Fornovo Taro 1916 Ottenne il Diploma e 30 lire da parte del Ministero dell’Agricoltura per il suo comportamento durante gli anni della prima guerra mondiale. Chiamato, prima dello scoppio della guerra, alle armi il figlio Manghi Vincenzo del 1895, rimase con quattro figli, di cui il maggiore di anni quattordici e senza il sussidio dello Stato per non avere raggiunto il sessantesimo anno di età. Pure accudendo alle faccende domestiche, sostituì il figlio nel governo del numeroso bestiame e nella mungitura del latte, nella stalla posta su di un fondo degli Ospizi Civili di Parma, esteso trenta ettari. Bibl.: Bizzozero A., Il libro d’oro delle donne dell’agro parmense: le donne premiate negli anni di guerra 1916-1917 , Pelati, 1920, p 19. Zileri Drusilla Parma 1 agosto 1839 - 3 agosto 1923 Religiosa. Figlia del conte Giulio e Lucrezia dal Verme degli Obizzi. Studiò nel Collegio delle Orsoline dal 1849 al 1851, poi nel collegio delle Figlie del Sacro Cuore di Piacenza, per ritornare nuovamente nel 1855 dalle Orsoline di Parma: qui entrò infine come novizia, prese i voti il 21 novembre 1859 con il nome di Maria Lucrezia. Fu nominata, alla fine del 1871, Direttrice dell’educandato e incaricata dell’insegnamento delle allieve, per cui istituì nel 1876 la Congregazione Mariana. Dopo il passaggio del Collegio, nel 1873, alle dipendenze del governo italiano, conseguì il diploma magistrale presso il Regio Istituto magistrale nel luglio del 1881. Venne eletta Priora generale il 22 aprile 1886 e si spese per ottenere l’autonomia dell’istituto, che riuscì a sottrarre all’ingerenza governativa nel 1898. La Congregazione religiosa, con il nome di Orsoline del Sacro Cuore, fu approvata nel 1898: ne redasse anche nuove regole approvate definitivamente l’8 maggio 1899. Sotto il suo governo la congregazione aprì nuove fondazioni (Modena nel 1903 e Collecchio nel 1905) e aumentò il numero di religiose. Fu rieletta altre volte alla massima carica. Scrisse Vittoria dei Conti Masi, fondatrice del Collegio di S. Orsola in Parma:

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