Dalcò_Dizionario parmigiane

Russia, dove soggiornò dal 1885 a 1892: lo strepitoso successo di un valzer eseguito sulle punte (sulla musica della popolare aria russa Pomnis-li ty) la rese rapidamente celebre negli ambienti del balletto di Pietroburgo. Danzò anche davanti alla corte e il 10 novembre debuttò al Teatro Imperiale nella Figlia del faraone . Dal 1886 al 1889 fu al Marinskij di San Pietroburgo e nel 1888 trionfò in Coppelia e in Brahma , che ripeté anche all’Hermitage di Mosca. Gli anni russi furono il coronamento della carriera: ebbe infatti un’enorme influenza sul balletto russo, guidando nell’arte personalità quali Benois e la Kschesinska e presa come modello per la scuola di Stanislavskij. Nel 1888 sposò il principe Vaseltkoff, matrimonio che finì presto. Nel 1890 tornò in Italia e ballò al Teatro delle Muse di Ancona (autunno 1890, primavera 1893). Tentò l’impresa teatrale con una compagnia di opere liriche: organizzò al Teatro Municipale di Piacenza la stagione 1892-93, che ebbe esito assai modesto. Nel settembre 1894 danzò, per l’ultima volta, in Coppelia al Teatro del Giglio di Lucca. A Cortemaggiore il 21 settembre 1899 per beneficenza si limitò a recitare nell’atto unico Acqua o carbone . Dedicatasi alla coreografia, lavorò in Italia e all’estero (al Teatro Colon di Buenos Aires, a Bayreuth nella stagione wagneriana in un Tannhäuser ) e aprì una scuola di danza a Montecarlo. Volle essere sepolta a Cortemaggiore. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, IV, pp. 875-877; Vetro G. N., Dizionario dei musicisti di Parma dalle origini al 1950 , Tecnografica, 2008, pp. 340-341. Zurlini Ada Parma 11 dicembre 1894 - 7 febbraio 1981 Sarta. Allieva del celebre Rastelli, iniziò l’attività in proprio subito dopo la prima guerra mondiale. Per farsi conoscere meglio, organizzò un thè danzante al Teatro Regio con esposizione di modelli: questa manifestazione segnò il suo primo successo. La sua passione erano gli abiti da sera: qui il suo estro creativo trovava compimento. Confezionò per la celebre soprano Mercedes Capsir un favoloso abito di scena con cinquanta metri di stoffa per la prima della Traviata al Teatro Regio. Altre sue celebri clienti furono la Contessa Bonaccorsi di Macerata, la Contessa Zileri Sorrentino e la Duchessa dal Verme Salviati. Queste ultime due erano dame di compagnia della Regina Elena e gli venivano indossati nelle serate a Corte. Cessò la sua attività nel 1959. Bibl.: Pellegri I., Il fascino della sarta, Parma Bell’Arma , 1969, p 170.

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