Dalcò_Dizionario parmigiane
Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì, in particolare la periferia nord. Persero la vita 26 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 96 e p 133. Belli Pierina Castelvetro Piacentino (PC) 27 novembre 1883 - 13 giugno 1977 Figura importante del movimento cattolico fidentino, presente e attiva anche ai vertici dell’Azione Cattolica nazionale. Nel 1908 fu a fianco di Armida Barelli - di cui fu grande amica - quando l’Unione Donne d’Azione Cattolica cominciò a muovere i primi passi: promosse la costituzione degli altri rami dell’associazionismo cattolico, come la Gioventù femminile nel 1918. Durante la prima guerra mondiale fondò l’Ufficio notizie per i militari e le loro famiglie e s’impegnò nella raccolta di mezzi e indumenti per i militari al fronte. In quel periodo continuò a occuparsi dell’Unione Donne prestandosi alla fondazione di nuovi Comitati nei principali centri della Diocesi: Fidenza, Busseto, Monticelli d’Ongina. Nel corso del 1918 nasce anche a Fidenza l’associazione diocesana della Gioventù Femminile, fondata da Pierina Belli contemporaneamente all’associazione milanese, fondata dall’amica Armida Barelli. Terminata la guerra Papa Benedetto XV le chiese di estendere l’associazione in tutta Italia e fu una delle più assidue attiviste. Il periodo 1919-1924 fu per lei periodo d’intensa attività apostolica: le sono affidate alcune diocesi delle regioni del sud Italia, della Sardegna e della Sicilia. Collaborò con padre Gemelli per la fondazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Per molti anni ricoprì la presidenza della Gioventù Femminile, delle donne e dei fanciulli: con grande impegno si dedicò all’Opera per le Vocazioni ecclesiastiche e al seminario, continuando un’intensa attività caritativa. Papa Pio XI la decorò della croce Pro Ecclesia et Pontifice, riconoscimento che il cardinale Pacelli, segretario di Stato, definì meritato. Nel 1962 la sua opera venne riconosciuta dall’Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra che la decorò con la Medaglia d’oro. Continuò il suo apostolato finché le forze la sostennero e si spense a 94 anni. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, p 373; Soresina D., Enciclopedia Diocesana Fidentina , Fidenza, 1972, pp. 51-55. Belliardi Servia Parma - Senigallia 1614 Benefattrice. Figlia di Gabriele, si stabilì a Senigallia dopo il matrimonio con il nobile Prospero Visconti. Fondò il convento del Carmine, chiamandovi i Carmelitani, che ne presero possesso nel 1615. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, p 376; Spreti V., Enciclopedia storico nobiliare , 2, 1929, pp. 20-21. Belloli Clelia Parma 1898 Bustaia. Partecipò, insieme alla sorella Ida, ai disordini e alle manifestazioni per il pane del 1898. Il 2 maggio di quell’anno, con molte altre donne dell’Oltretorrente, si recò in Municipio per protestare per il rincaro del prezzo della farina: vetrine di fornai andarono in frantumi e il pane sottratto e i disordini furono placati con l’arrivo della cavalleria. Il giorno dopo partecipò al nuovo corteo organizzato dalle donne dell’Oltretorrente: l’obiettivo furono gli stabilimenti del lavoro femminile, come i bustifici di borgo Tommasini e i calzaturifici di borgo Palmia e borgo Calligarie. Ancora una volta furono disordini e assalti della polizia: venne arrestata e condotta nel carcere di San Francesco, insieme a Eugenia Dalcò, Rosa Lusignoli, Maria Musi. Bibl.: Becchetti M., Fuochi oltre il ponte. Rivolte e conflitti sociali a Parma (1868 - 1915), Derive Approdi 2013, pp. 170-173.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=