Dalcò_Dizionario parmigiane

Sitografia: Vetro G. N., Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza www.lacasadellamusica.it/vetro Bertholemieux Teresa - Parma post 1814 Cantante. La si trova indicata anche come Teresa Moris. Nella stagione 1806-1807 fu tra i cantanti che si esibirono al Teatro Imperiale di Parma. Il 7 giugno 1812, ancora nello stesso Teatro, diede un concerto. Sitografia: Vetro G. N., Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza www.lacasadellamusica.it/vetro Bertilla Parma 855 c. - 907/915 Regina d’Italia. Figlia di Suppone II, conte di Parma, e di Berta, figlia di Vifredo I conte di Piacenza. Moglie di Berengario, duca-marchese del Friuli e re d’Italia. Intorno all’870-875 sposò Berengario, che stava per diventare, o era da poco diventato, marchese del Friuli. I fratelli Adelgiso II, Vifredo II e Bosone II sostennero Berengario nella contesa con Guido III di Spoleto per la corona del regno d’Italia. Bertilla risulta direttamente implicata in un solo episodio della vita di Berengario: ne accenna l’arcivescovo Giovanni di Ravenna in una lettera da cui risulta che, con Berengario (906-907) pronto a partire per Roma per l’incoronazione, il conte Didone occupò alcuni beni della Chiesa ravennate, in località Saltopiano (presso San Giovanni in Persiceto), asserendo di agire in nome di Bertilla. Non è certo, ma alcune fonti ne danno conto, che sia stata fatta uccidere dal marito. La figlia Berta fu badessa del monastero di Santa Giulia di Brescia. La figlia Gisella, intorno all’898-899, andò sposa ad Adalberto d’Ivrea. Bibl.: Arnaldi G., ad vocem in Dizionario biografico degli Italiani, IX, 1967, p 529; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, pp. 446-447. Bertocchi Marianna 1902 - Fornovo Taro 20 ottobre 1944 Vittima di guerra. Morì durante un’incursione aerea a Piantonia. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 266. Bertòla Garcéa Giovanna Mondovì 1845? Educatrice ed emancipazionista. Sposò, nel 1862, il maggiore Antonio Garcéa, calabrese e ufficiale dell’esercito. Colta, appassionata di letteratura, fu autrice di un racconto storico, pubblicato nel 1862, dedicato alla vita e alle imprese militari del marito. Giunse a Parma, il 28 luglio 1864, insieme al maggiore Garcéa, chiamato presso il Comando Militare Circondariale. La famiglia si stabilì in Borgo delle Asse 42. L’anno successivo, il 1° gennaio, uscì in Parma (per i tipi di Pietro Grazioli) il giornale La voce delle donne : Giornale Scientifico Politico Letterario . Anima della pubblicazione fu Giovannina, appena ventenne, già madre di Clorinda. Direttore responsabile invece fu Francesco Capano, artista di canto, che visse con la famiglia Garcéa, forse cugino del maggiore. Nel numero di saggio che annuncia l’uscita del primo numero del giornale sono chiare le intenzioni: “…La dignità della donna, checché se ne dica, è quella dei figli nostri, della patria nostra. … Educare, istruire, consigliare, parlare di diritti e di doveri, tale è il programma de La voce delle donne : e la Direzione fa appello a tutte le scrittrici, di cui l’Italia si onora, perché le prestino la loro penna, il loro ajuto, i loro lumi, in quest’opera non meno difficile che importante”. La pubblicazione non ebbe vita facile: venne accolta con indifferenza dai due giornali locali, La Gazzetta e Il Patriota, con disprezzo e sdegno dal vescovo di Parma Felice Cantimori che, nella sua Pastorale letta in cattedrale il 12 febbraio 1865, invitò a non acquistare e leggere giornali che

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