Dalcò_Dizionario parmigiane
Biolzi Maria Salsomaggiore 1916/1917 Ottenne il Diploma e Medaglia d’oro da parte del Ministero dell’Agricoltura per il suo comportamento durante gli anni della prima guerra mondiale. Chiamati alle armi, rispettivamente nel maggio 1915 e nel giugno 1916, i fratelli Artemio e Carlo, e rimasta sola con la vecchia madre e il fratello Amadio colpito da paralisi, si occupò dell’azienda di famiglia, ripartendo il lavoro a servizio degli agricoltori dei comuni di Salsomaggiore e Pellegrino P.se, assumendo e sorvegliando il personale, provvedendo i combustibili e i lubrificanti, eseguendo regolarmente contratti di pressatura di foraggi con l’autorità militare, dirigendo personalmente il lavoro e la gestione amministrativa, con ferrea volontà e mirabile resistenza al lavoro. L’anno successivo si vide confermata la medaglia d’oro dando prova di resistenza al lavoro e di una tenacia ammirevoli. Bibl.: Bizzozero A., Il libro d’oro delle donne dell’agro parmense: le donne premiate negli anni di guerra 1916-1917 , Pelati, 1920, p 33 e p 86. Biondi Maria Parma 1915 Infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana. Fu insignita della medaglia d’argento al merito “ per aver prestato un anno di lodevole servizio di guerra negli Ospedali ” durante il primo conflitto mondiale. Bibl.: Sitti G., Caduti e decorati parmigiani nella guerra di liberazione, 1915-1918 , Fresching, 1919, p 380. Birmellin Elisabetta Borgo Taro 26 marzo 1899 - 5 giugno 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì il paese. Persero la vita 15 persone. Quella mattina nel paese si teneva il mercato e molte persone si erano radunate nella piazza, anche provenienti dalle frazioni vicine. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 186. Bissani Ida 1899 - Parma 25 aprile 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì la città il 25 aprile 1944. Molti degli edifici della città vennero gravemente danneggiati: la chiesa della Steccata, il Collegio Femminile di San Carlo, il Seminario Maggiore, Piazza Garibaldi. Persero la vita 133 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 69 e p 133. Bixia Mabilia Parma 1275 Badessa nel monastero di Sant’Alessandro. Il 27 febbraio 1275 si procedette alla sua elezione: iniziò lo scrutinio, e a dirigere le operazioni fu la priora Marsilia, mentre tre monache vennero incaricate di interrogare le altre e di ottenerne il voto. Per la badessa fu un plebiscito: tredici i voti a favore, due i contrari, fra cui il suo andato alla monaca Margherita da Campiglio. Bibl.: Dalcò F., Per una storia dei patrimoni ecclesiastici. Monasteri e conventi femminili a Parma dall’XI al XV secolo , tesi di dottorato di ricerca in Storia, Università degli Studi di Parma, a.a. 2004-2005, p 251. Bizzarrini Ines
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