Dalcò_Dizionario parmigiane

e una piccola pensione. Chiamata da tutti la Madrecita, si esprimeva con una lingua mista a francese, castigliano e l’amato dialetto. Nel frattempo l’ambulatorio diventò un Policlinico poiché nel cortile della casa venne portato un vecchio bus senza ruote: centinaia e centinaia saranno le persone curate. Anche le casette per gli anziani aumentarono e così nacque l’“Hogar de ancianos Betania”, una vera e grande famiglia dove Suor Armanda seminò serenità, tanta preghiera e voglia di vivere. I quotidiani del posto la chiamavano la Madre Teresa di Santiago. Così trascorsero gli anni, anche in situazioni molto difficili, come quando due terremoti distrussero le casette. Non si diede per vinta: bussò a tutte le porte a Santiago e oltre Oceano, fino a quando un gruppo di benefattori di Roma fece costruire una casa di riposo, semplice ma ben attrezzata nella piazza davanti alla casa delle suore. Questa piazza sarà a lei intitolata: Plaza dell’Adulto Major - Sor Armanda - Pudahuel. Non vi mise mai piede, poiché venne richiamata in Italia per motivi di salute. Fonte: notizie fornite dalla nipote Piccola Figlia. Bonardi Maria San Vitale Baganza 10 aprile 1880 - Parma 12 febbraio 1976 Nacque in una famiglia poverissima. Pur di aiutare i genitori e, dopo il matrimonio, la numerosa famiglia composta dal marito e da 10 figli, svolse una serie di lavori fra cui la bidella e la postina: infatti, negli anni che precedono la seconda guerra mondiale, aiutò l’ufficio postale di San Vitale Baganza, percorrendo a piedi tutti i giorni, diversi chilometri per consegnare la posta anche nelle località più sperdute della valle. Nel 1943 uno dei suoi figli di soli 20 anni, partito per il fronte con la Divisione Julia, risultò disperso in Russia: non si riprese più da questa perdita. Presterà poi servizio presso una nobile famiglia di San Vitale Baganza. Donna dotata di una forza eccezionale, nel ricordo dei suoi concittadini e della sua famiglia è la “Mainen dal pontarol” poichè il marito si occupava dei guadi e dei ponti del Baganza a San Vitale, al Poggio di Sant’Ilario e a Marzolara. Fonte: notizie fornite da Sergio Pollari. Bonaretti Albertina in Colombi 1869 - Pellegrino P.se post 1927 Maestra. Insegnò per quarant’anni nel Comune di Pellegrino Parmense. Il 29 agosto 1927 in Iggio di Pellegrino Parmense l’amministrazione comunale, durante una solenne cerimonia, le conferì la Medaglia d’oro per l’opera prestata. I discorsi di quella giornata sono stati raccolti da Paolo Pietrabissa in un opuscolo: le parole di encomio, gratitudine, considerazione, che ricordano una maestra animata da grande passione per il suo lavoro, furono pronunciate dalle istituzioni, fra cui il Podestà Gino Stocchi Monti, il Direttore Didattico Luigi Alfieri e la Direttrice Maria Aliani. Bibl.: Per Bonaretti Albertina , Donati, 1928. Bonati Giuliana Parma 17 marzo 1931 - 9 aprile 1994 Maestra elementare. Fu cofondatrice e dirigente delle Guide cattoliche AGI- girl-scout di Parma dal 1948 al 1954. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, p 589. Bonati Rosa in Pizzigoni San Pancrazio P.se 13 marzo 1894 - Parma 12 marzo 1976 Imprenditrice e benefattrice. Proprietaria di un caseificio in via Spezia a Marinelli che gestì, in prima persona per anni, anche dopo essere rimasta vedova. Molto munifica con i frati Cappuccini della chiesa di via Bixio: ogni anno, nel mese di maggio, faceva recitare il rosario nel suo cortile di casa, radunando decine di persone della zona. Fonte: notizie fornite dalla famiglia. Bonatti Lucia

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=