Dalcò_Dizionario parmigiane

Parma 1847 - Soprano. Iniziò lo studio del canto alla Regia Scuola di musica di Parma con Giuseppe Griffini e Giovanni Rossi, recandosi poi a Milano per perfezionarsi al Conservatorio. Nel 1866 debuttò al Teatro Carcano. Svolse poi la carriera all’estero: Austria, Francia, Spagna, Inghilterra, America, Asia, Oceania. Sitografia: Vetro G. N., Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza www.lacasadellamusica.it/vetro Bonatti Pierina Roccabianca 31 agosto 1903 - post 1920 Antifascista. Già segnalata dalla polizia, fu controllata anche dal Regime fascista. Era stata schedata nel Casellario politico provinciale della Questura di Parma con apertura del fascicolo il 27 novembre 1920. Bibl.: Palazzino M., Elenco degli antifascisti parmensi, in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 173. Bonazzi Caterina 1893 - Parma 2 maggio 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento degli alleati che colpì un rifugio antiaereo al Cornocchio. Vi erano 150 persone fra parmigiani e viaggiatori di un treno costretto a fermarsi dopo l’allarme. Obiettivo principale era la stazione ferroviaria. Persero la vita 61 persone. Sul luogo venne eretto un monumento. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 75 e p 145. Bondani Carolina Parma 31 luglio 1803 - 22 agosto 1838 Contessa, figlia di Luigi e Teresa Malaspina. Appartenne alla Compagnia del Santo Angelo Custode di Parma. Fu sepolta, con iscrizione, nell’arco della Compagnia, poi trasportata il 22 agosto 1850 in quello della famiglia Bondani per desiderio del marito il conte Luigi Gigli Cervi. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, p 594 Bondani Marcella in Schiatti Orzale di Neviano degli Arduini 30 giugno 1918 - Parma 4 febbraio 1998 Insegnante e amministratrice. Laureata in Lettere Classiche all’Università di Bologna, dedicò la sua attività alla scuola, in particolare alla crescita del Liceo Marconi, e all’impegno politico. Fu figura di grande rilievo per serietà e coerenza nella storia del socialismo italiano e parmigiano. Iniziò l’attività politica molto presto: s’impegnò, fin dal 1940, per rivendicare i diritti degli insegnanti e per l’autonomia della scuola. Nel 1945 si iscrisse allo PSIUP partecipando alla scissione di Palazzo Barberini, seguendo poi i cambiamenti e le diverse sigle con coerenza. Eletta in Consiglio comunale nel 1970, fu la prima a denunciare lo scandalo edilizio che portò alle “lenzuolate” del 1975. Continuò così la sua lotta e il suo impegno ricoprendo l’incarico di responsabile del movimento femminista a livello nazionale e locale: fece sempre parte del direttivo provinciale del partito socialista in tutte le fasi dell’evoluzione del socialismo italiano. Si candidò alla Camera dei Deputati nel 1968 e nel 1972 con buoni risultati che, però, non bastarono per arrivare in Parlamento. Nel 1978 accettò di partecipare al governo della città con il sindaco Aldo Cremonini. Fu presidente del Circolo di Parma della Fondazione Giuseppe Saragat: importante fu l’elaborazione di un decalogo dei Punti Fondamentali per un quadro delle riforme socialdemocratiche che fu portato da Ada Grasselli al Congresso del Partito a Milano, accolto da dieci minuti di applausi. Fondatrice del gruppo Anna Kuliscioff, nell’intervento “ Considerazioni attuali del Gruppo Anna Kuliscioff in occasione della festa della donna dell’8 marzo 1993 ” denunciò la crisi degli ideali dei partiti

RkJQdWJsaXNoZXIy ODkxNTE=