Dalcò_Dizionario parmigiane

Bibl.: Dalcò F., Per una storia dei patrimoni ecclesiastici. Monasteri e conventi femminili a Parma dall’XI al XV secolo , tesi di dottorato di ricerca in Storia, a.a. 2004-2005, p 211. Borghesi Bice Parma 31 ottobre 1941 - Traversetolo 8 giugno 1991 Sindaco e politica. Trascorse i primi anni di vita a Bersezio (CU) dove il padre Gino operò come Sergente Maggiore degli alpini in zona di guerra. Nel settembre 1943 il padre si trasferì a Vidiana di Langhirano con la famiglia: fu partigiano nella Brigata Julia con il nome di battaglia di Comandante Biasi . Giovanissima, nel 1955, iniziò a collaborare con il patronato ITAL della UIL di Parma, profondendo grande impegno e occupando il ruolo di segretaria in un’importante impresa di infrastrutture elettriche. Lasciò l’incarico dopo il matrimonio con Lorenzo Nicolini nel 1961. Successivamente fu chiamata alla UIL per ricoprire il ruolo di segretaria Provinciale del Commercio, ove profuse tutto il suo impegno per oltre 20 anni nella tutela e assistenza dei lavoratori anche attraverso l’individuazione di forme innovative di accordi a difesa dei diritti dei lavoratori e delle famiglie. Alla fine degli anni Sessanta, per contrasti politici, abbandonò il Partito Repubblicano e la sua componente Sindacale aderendo al Partito Socialista Italiano. Nel 1975 si trasferì, con la famiglia, a Traversetolo dove avviò l’ufficio locale della UIL e successivamente iniziò l’attività politica nel partito socialista italiano. Nel 1979 venne eletta consigliera comunale e assunse l’incarico di assessore allo sport, commercio e gemellaggi fino al 1982: si devono in gran parte a lei gli importanti gemellaggi con i comuni di Majano del Friuli e di Oraison. Nel 1982 divenne il primo sindaco donna del comune di Traversetolo, carica che venne confermata nelle elezioni del 1983 e che manterrà fino al 1988. In quest’anno assunse la carica di consigliere comunale fino all’8 giugno 1991. Fonte: notizie fornite da Gianfranco Borghesi e Andrea Nicolini. Bormioli Petronilla 1798 - Parma 1857 Imprenditrice. Moglie di Luigi Bormioli. Dopo la morte del marito, avvenuta nel 1832, la fabbrica dei vetri rimase chiusa per quasi due anni. Per finanziare la riapertura, incaricò il cugino Giuseppe di riscuotere i crediti esistenti nel paese di Altare e di vendere una casa. Si stabilì definitivamente a Parma, ma per riaccendere i forni ebbe bisogno di altro denaro: chiese e ottenne un prestito di 713 lire confidando nel fatto che sarebbe riuscita a estinguere il debito in breve tempo. Rimasta vedova con sette figli a carico e un’industria da condurre, prese saldamente le redini dell’azienda e la guidò per ventidue anni: fu anche abile nel vendere e comprare immobili potenziando, così, il patrimonio di famiglia. Negli anni tra il 1841 e il 1843 impiantò, annessa alle fornaci dei vetri, una fabbrica di stoviglie. Bibl.: Dondi G., Maioliche e vetri dalla Real Fabbrica in Parma alla Bormioli Rocco , Battei, 1990, p 47; Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, p 668. Borri Angiola Parma post 1774 Danzatrice, indicata anche come Burri. Nel 1769 fece parte dei 24 figuranti nell’ Arcadia che si tenne nel Giardino Ducale “nelle Allegrezze in occasione delle Reali Nozze”. Dopo il decreto del 1° luglio 1770, che aveva fissato un assegno agli espressi ballerini della scuola, le fu assegnato uno zecchino da 30 lire al mese. Fu retribuita fino alla chiusura della Scuola nel febbraio 1775. Nel carnevale 1770, 1771 e 1773 fece parte del corpo di ballo nelle opere al Teatro Ducale. Nell’agosto 1773 danzò in occasione “delle allegrezze per la nascita del Reale Primogenito Ludovico di Borbone”. Nel carnevale 1774 fu seconda ballerina nei balli dei due drammi giocosi dati al Teatro Ducale; nella primavera danzò negli spettacoli in occasione della visita dell’arciduca Massimiliano d’Austria, dell’imperatore d’Austria e del Granduca di Toscana.

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