Dalcò_Dizionario parmigiane
Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 367. Bottego Adelia Parma 1930 - 2013 Artista. Seconda cugina di madre Celestina Bottego, fondatrice delle Missionarie di Maria, era come lei coraggiosa, forte e tenace. Appassionata d’arte fin da ragazza, lavorò giovanissima nel mondo delle ceramiche: in seguito, si dedicò alla pittura con opere che sbocciavano, non solo dalla sua tavolozza, ma soprattutto dal cuore. Di grande pregio i suoi “sassi” su cui dipingeva i segni zodiacali, frutto della vis artistica e di un’inesauribile fantasia. Sposata con Otello Bonfatti Sabbioni, dirigente d’azienda di origini reggiane, oltre alla pittura coltivò altri interessi come gli studi di parapsicologia. Fece parte del gruppo esperantista di Parma, convinta che l’esperanto fosse la lingua universale in grado di affratellare i popoli così come il linguaggio dell’arte. Bibl.: Sartorio L., Addio ad Adelia: era parente di Vittorio Bottego , Gazzetta di Parma, 25 luglio 2013, p 15. Bottego Celestina Glendale (Ohio) 20 dicembre 1895 - San Lazzaro Parmense 20 agosto 1980 Religiosa e beata. Figlia di Gian Battista e Mary Healy, di origine irlandese. Il padre lasciò il fondo agricolo della famiglia a San Lazzaro P.se, emigrò in Francia e poi negli Stati Uniti e, solo nel 1903, poté rientrare a Parma con la primogenita Maria e l’ultimogenito Vittorio: la moglie e Celestina giunsero in Italia sette anni dopo. Studiò presso le Figlie della Croce, all’Istituto San Carlo, poi dalle Orsoline. Dopo l’Università di Pisa e l’Istituto Britannico di Firenze, ottenne l’insegnamento dell’inglese al liceo Romagnosi, poi all’Istituto Tecnico Melloni e infine alla scuola media Fra’ Salimbene. Con la guida spirituale dell’abate di San Giovanni Emanuele Caronti, consacrò la sua vita a Dio. Collaborò alla nascita dell’Azione Cattolica a Parma, dapprima nell’ambiente studentesco e poi in quello parrocchiale. Nel 1936 si recò in India a trovare la sorella Maria, entrata tra le Francescane Missionarie di Maria, e visse la sua prima esperienza missionaria. A partire dal 1935, iniziò anche l’insegnamento di inglese presso i Missionari Saveriani. Durante la seconda guerra mondiale la sua abitazione di San Lazzaro divenne rifugio per persone in difficoltà e sfollati. Su richiesta del rettore dello studentato saveriano Giacomo Spagnolo, il 24 maggio 1944 fondò le Missionarie di Maria. Un anno dopo entrò Teresa Danieli, seguita da altre tredici ragazze. Il 30 settembre 1946 Villa Bottego di San Lazzaro diventò la Casa Madre. Nel 1954 Celestina accompagnò le prime missionarie negli Stati Uniti, poi in Brasile e in Africa. Nel 1966, in occasione del primo capitolo generale della Società, chiese di non essere rieletta superiora. Le Missionarie di Maria si diffusero in tutto il mondo: Stati Uniti, Messico, Brasile, Sierra Leone, Zaire, Camerun, Ciad, Giappone. La causa diocesana per la beatificazione si aprì il 22 aprile 1995 e si concluse il 5 novembre 1997. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, 702; Marcheselli F. e T., Dizionario dei Parmigiani , Benedettina, 1997, p 67; Montani M., Parma, città di santi. Molti in lista d’attesa , Gazzetta di Parma 4 novembre 1997, p 5. Botteri Teresa Parma 1847 Insieme a Madre Anna Maria Adorni, e ad altre pie donne, fondò la Società di pie Signore per l’assistenza spirituale delle detenute approvata con decreto di Maria Luigia il 27 luglio del 1847. Uno dei primi esempi di volontariato organizzato: la società si occupava di visitare le detenute, d’istruirle nella dottrina cristiana, di condurle al ravvedimento. Il Vescovo di Parma la nominò prima Superiora. Bibl.: Bonardi P., Delsante U. (a cura di), Anna Maria Adorni e il suo tempo: atti del Convegno di studio nel centenario della morte, 1893-1993 , Parma 1994, p 27.
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