Dalcò_Dizionario parmigiane
Cantante. Figlia di Giuseppe Maria. Debuttò a Parigi nel 1797 nell’opera comica al Teatro Favart e si distinse per il sentimento, l’intelligenza scenica e il buon metodo del canto, anche se era scarso il volume della voce. Si ritirò per una malattia, di cui morì poco più che ventenne. Sitografia: Vetro G. N., Dizionario della musica e dei musicisti dei territori del Ducato di Parma e Piacenza www.lacasadellamusica.it/vetro Bozzi Caterina Bardi 16 luglio 1941 - 31 marzo 1950 Morì per lo scoppio di un ordigno sulla strada Bardi-Saliceto. Con lei erano altre cinque bimbe, all’uscita della scuola: attirate da un oggetto luccicante quasi non si accorgono dello scoppio. Un’altra bimba, Luciana Brigati, morirà il giorno dopo. Bibl.: Sei scolarette di Bardi straziate da una bomba , Gazzetta di Parma, 1 aprile 1950. Fonte: notizie fornite da Vittorina Mazzocchi Vighi. Bracchi Giulia 1887 - Fidenza 13 maggio 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento delle forze alleate che colpì Fidenza. Furono 144 i bombardieri che, in tre ondate successive, devastarono la cittadina e la sua periferia. Furono distrutti il Palazzo Vescovile e danneggiato il Duomo. Persero la vita 113 persone. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 248. Braceschi Elsa 1907 - Cremona 10 luglio 1944 Vittima di una strage di civili avvenuta a causa di un bombardamento degli alleati che colpì Fidenza il 6 luglio 1944. Era originaria di Firenze e si trovava a Fidenza, alloggiata presso alcuni parenti. Morì quattro giorni dopo all’ospedale di Cremona. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 242 e p 248. Braga Alzira Busseto 1900 - Futurista. Fu autrice di originali tavole parolibere colorate, tempera su carta, caratterizzate da significanti che cercano di rispecchiare, con forma e colore, il significato delle parole, anche con un certo gusto narrativo e animistico (per esempio Ora di velluto nero visualizzata la frase “Sono una fiamma votiva che lecca la notte dalla conchiglia colma di olio-luna di un balcone”). Le fu indirizzato l’applauso d’apertura del Primo congresso futurista milanese del 1924. Bibl.: Carpi G. (a cura di), Futuriste. Letteratura. Arte. Vita , Castelvecchi, 2009, p 607; Salaris C., Le Futuriste. Donne e letteratura d’avanguardia in Italia (1909-1944) , Edizioni delle Donne, 1982, p 166. Braga Maria Paola Parma giugno 1935 - 26 giugno 1995 Pittrice. Figlia di Carlo. Diplomata in decorazione all’Istituto d’Arte Paolo Toschi e all’Accademia di Brera a Milano. Una prima mostra alla Galleria Sant’Andrea di Parma, un’altra personale a Montecatini, poi dal 1980 con gli amici dell’Associazione Parmense Artisti. Trent’anni di pittura intelligente eppure ritrosa, filtrata attraverso una sensibilità molto accentuata: un racconto sulla gente e sulla terra che abita. Infatti amò la figura umana, quasi sempre in un contesto sociale: dalle prime ortolane alle donne oggetto, incartate nei bianchi polverosi di una pittura lancinante. In ogni quadro successivo il nero ruba un po’ di spazio in più alle forme vive protagoniste, finendo poi per diventare protagonista.
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