Dalcò_Dizionario parmigiane

Bibl.: Martorana E., Bardi: addio a Edda, per anni bidella a Parma, Gazzetta di Parma, 4 febbraio 2014, p 20. Brugnoli Giovanna Borgo Taro 28 marzo 1908 - 3 agosto 1944 Vittima di una strage di civili causata da un bombardamento degli alleati che colpì il paese. Era incinta e morì insieme al figlio Mario di 3 anni. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 190. Brugnoli Maria Borgo Taro 29 settembre 1907 - 2 giugno 1983 Ristoratrice. Gestì, insieme al marito Giovanni Del Grosso sposato nel 1927, la trattoria “Giovanni” di Borgotaro. Il locale, privo d’insegna all’esterno, era composto da due anguste stanze con una cucina in cui si entrava direttamente dal vicolo. Fu bravissima a cucinare i funghi, porcini e prugnoli: questa sua capacità valse alla trattoria ben sette Funghi d’oro , il riconoscimento ufficiale che incorona il locale della Val Taro per il menù settembrino dei prodotti del sottobosco. Molte le sue specialità: risotto con porcini, profumate cotolette di colombine, pavesini (ricavati dalla buccia dei porcini) infarinati e fritti. Bibl.: Tamani E. (a cura di), Gli anni d’oro della cucina parmigiana , Gazzetta di Parma, 2005, pp. 157-161. Brugnoli Maria Borgo Taro 6 marzo 1908 - 11 agosto 1997 Conosciuta come Fidè, di giorno e di notte andava a medicare, a curare, a soccorrere: tutto l’occorrente era nella borsetta. Niente la tratteneva: né la pioggia, né la neve, né il buio delle strade deserte. Donna intelligente, concreta, coraggiosa e instancabile, sapeva dare fiducia e speranza anche in anni in cui c’era grande povertà, quando il lavoro era andare per legna, rattoppare i sacchi del carbone, lavare i panni al fiume Varacola, spalare la neve, lavorare in cava o per i più fortunati in fabbrica. Quando arrivava, tutte le porte si aprivano, quelle dei poveri e quelle dei ricchi. Fu il buon samaritano che fasciava le piaghe, quelle vere, che potevano anche suscitare ribrezzo e lo faceva con grande naturalezza, senza mai far pesare nulla. E quando il malato non ce la faceva a guarire, nonostante le amorevoli cure, era ancora lei a stargli vicino per accompagnarlo nell’ultimo tratto di strada. Tornava a casa tante volte alle luci dell’alba, in punta di piedi, e se sua madre le chiedeva come mai non avesse risposto a una sua chiamata notturna, le diceva che aveva dormito sodo. I borgotaresi considerano Maria di Fidè santa. Bibl.: Feci R., Una preziosa testimonianza di carità , Voce del taro, 2007, 4, p 4. Bruni Luciana 1940 - Monchio delle Corti 2 giugno 1944 Uccisa, a quattro anni, durante un’operazione di rastrellamento da parte dei reparti militari tedeschi che terrorizzarono gli abitanti delle frazioni del comune, bruciando case, saccheggiando e passando per le armi 16 civili. Il 2 giugno reparti di terra, appoggiati da aerei tedeschi, colpirono la frazione di Rimagna, uccidendo otto persone, fra cui tre bambini. Il rastrellamento investì le altre frazioni del comune provocando altre vittime a Vallescura di Valditacca, a Riana, sul monte Sillara e a Campo Grande di Pianadetto. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 292; Villa M., Rinaldi M., Dal Ventasso al Fuso , Battei, 1989. Bucci Ida

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