Dalcò_Dizionario parmigiane

Cabassa Enrichetta Parma 6 novembre 1916 - Palanzano 8 marzo 1945 Partigiana. Lavorò come sarta in un laboratorio, in borgo del Carbone, che divenne centro di azione contro il regime fascista. Sostituì Laura Polizzi, costretta a lasciare la città per il pericolo di cattura, nel delicato compito di staffetta del Comando Piazza. Fu anche staffetta per la delegazione del Comando Nord Emilia, operando a fianco di Ines Bedeschi, a contatto con Emilio Boni e altri dirigenti. Nel febbraio 1945, venne inviata in montagna, nelle formazioni partigiane: militò nella 143^ Brigata Garibaldi Aldo . Morì in seguito allo scoppio accidentale di un ordigno. Il Comune di Parma, nel 1951, le intitolò una strada. Bibl.: Lasagni R., Dizionario biografico dei Parmigiani , PPS Editrice, 1999, I, p 771; Marcheselli F. e T., Dizionario dei Parmigiani , 1997, p 73; Minardi M. (a cura di), Donne, Resistenza e cittadinanza, Benedettina, 1997, p 95. Cabassi Ester Maria Buenos Aires 12 settembre 1895 - post 1959 Antifascista. Straccivendola, abitante in Via Imbriani. Componente del gruppo femminile comunista. Fu schedata come segretaria del gruppo e segnalata come sovversiva pericolosa perché sorella del sovversivo Gino e moglie di Guido Torricelli. Fu schedata nel Casellario politico provinciale della Questura di Parma con apertura del fascicolo il 9 aprile 1925. Fu accusata di essere l’istigatrice dell’assalto al furgone della Barilla, il 16 ottobre 1941, per la razzia del pane: la ragione dell’assalto fu la diminuzione della razione di “pane nero” decisa dal Regime fascista. Fu ritenuta responsabile anche della manifestazione che, nello stesso giorno, coinvolse centinaia di lavoratrici, spinte a uscire dei calzaturifici. Per lei venne proposto il confino per quattro anni: rimase in carcere per due mesi. Si trasferì a Genova nel 1959. Bibl.: Manotti B., Un universo sommerso. Frammenti di vita di “sovversive” parmensi , in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 145 e p 154; Palazzino M., Elenco degli antifascisti parmensi, in Giuffredi M. (a cura di), Nella rete del regime , Carrocci, 2004, p 175. Cabrini Argia 7 agosto 1926 - Sissa 24 aprile 1945 Vittima di guerra. Fu uccisa da un colpo di fucile, mentre assisteva alla ritirata dei militari tedeschi. Bibl.: Barbieri V., La popolazione civile di Parma nella guerra 40-45 , Associazione nazionale vittime civili di guerra, Parma 1975, p 353. Cacciani Clelia Felino 1912/1929 Fornaia. Insieme al marito Antonio Ghirardi, gestì il forno di Via Carducci di Felino, con annesso il punto vendita: il laboratorio produceva anche pasta all’uovo e di semola per l’approvvigionamento di privati e negozi. Dolce e premurosa, era celebre per la “veneziana” che, per i bambini più poveri, era sempre gratuita. Bibl.: Delsoldato G., Il forno di Via Carducci , Per la Val Baganza, 1999, p 208. Cacciari Ambretta Bologna 1955 - Parma 29 gennaio 1991 Medico. Si trasferì a Parma nel 1967 e abitò nel quartiere San Leonardo. Durante il liceo, negli anni Settanta, iniziò a partecipare attivamente ai movimenti della società civile facendo nascere, con i comitati di quartiere e i consigli di fabbrica locali, iniziative pilota di partecipazione popolare alle problematiche del quartiere. Nel contesto del gruppo parrocchiale di cui fece parte, fu tra le fondatrici, nel 1980, del giornale del quartiere Il Dibattito . Nel 1981 si laureò in medicina con specializzazione in anestesia e rianimazione. Iniziò l’attività professionale all’Ospedale Santa Maria

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