FERRARIS TAMBURINI - Come posso mangiar bene - 1913 copia

6 Cenni intorno aIP arte di mangiar bene la vi sta di una pietanza presentata bene su l la tavola provoca nel nostro esser e una sensazione di ret ta, che stuzz i ca l ' appe t i to e fa veni re l ' acquo l i na in bocca per desider io di c ibo. Si mang ia col naso pel senso de l l ' odora to, che cerca la scel ta e l ' a rmon ia deg li odo r i. Per questo v i en detto che l ' organo prominente de l l ' odora to è l ' esploratore del lo s tomaco; e per questo appunto i l buon D i o ce lo ha col locato al di sopra del la bocca, onde nu l la entri in questa senza i l beneplaci to di que l lo. D ' a l t ra parte, senza l ' odora to non può esistere una degustazione completa, perchè l ' odorato è cosa i n t i– mamente legata co l l ' a l t ro senso del gusto, da far rite– nere che l ' uno e l ' a l t ro formino un senso solo. Quan– do un c ibo è dubb i o, p r ima di assaggiar lo si annasa, e se l ' odore offende la squi s i ta sensibilità de l l ' ol fat to, non c 'è ver so: la bocca non si apre, e lo stomaco ri f iuta i l c ibo dal quale emana un odore di saggradevol e. Per u l t imo e quando l ' oc ch i o, v i g i le sent inel la, ha concesso i l lascia-passare e i l naso l ' ha controf i rmato, a l l ora si mang ia col gusto. L a bocca s 'apre e riceve il c ibo, mentre i suoi denti si met tono in azione. Ma se i l c ibo non soddisfa i l gusto, la l i ngua e i l palato si r ibe l l ano, l ' az ione dei denti si arresta, l 'esofago si chiude. Al cont rar io, se i l cibo soddisfa le esigenze più o meno del icate del palato, questo, per meg l io assaporarlo chi ama a sè la l i n g u a; mentre i dent i, con la mast ica– zione ne aumentano i l sapore, e d iminu i scono le fatiche di ass imi laz ione de l lo stomaco. N el soddisfare, appunto, le giuste pretese di questi tre comp l i ci del peccato di go l a, consiste l ' ar te di man– g i ar bene. L ' o c c h io si soddisfa, dunque, servendo le vivande

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