FERRARIS TAMBURINI - Come posso mangiar bene - 1913 copia
Cenni intorno alP arte di mangiar bene tavola anche neII'intimità, agghindat e, disposte e scal– cate come s e dovessero esser e offerte a ospi ti ragguar– devoli e d i soggez ione. E ne l l ' ab i tud ine ordinata d i far sempre bene (che non costa d i pi ù de l fa r male), che s i ott iene i l soddisfacimento de i gus ti e quasi sem– pre l ' economi a. • Le esigenze de l l ' odora to s i soddisfano con un a sa – piente combinaz ione deg li odo r i. S e questa è ben r i u– sci ta, i l profumo ch e esalerà da l la pietanza, l a farà de– siderare e sembrare buona anche s' è mediocre, s' è sem– pl ice e tr a l e pi ù comun i. Ma , quel le de l gusto come si possono soddisfare, accettato come assioma, che cia– scun i nd i v i duo h a u n gusto su o par t i col are? Oh, non c' è d a spaventarsi ! L ' es i genze del gusto s i accontentano con l a mi sura gius ta de i vari condimenti affinchè nessuno p r e domi n i; m a tut ti s i confondano i n un sapore solo, indef ini to, capac e d i soddisfare tanto la sensazione diret ta come que l la completa e que l la r i – flessa del palato, che prese assieme cost i tuiscono l e g i o ie o l e soddi sfaz ioni de l mang i ar bene. I I. • Le prim e norm e pe r mangia r bene . R i c o r do d i u n certo dot tore tedesco, F r i ede r i ck Nietzsche, ch e pe r dare u n po ' d i sfog o a l su o an femmini smo, lanciò contro i l sess o debole questa imper– t inenza: ; « L e donne non sanno fare nemmeno l a cuc i na! » Ed i n un eccess o d i bi le ant idonnesca, lasciò sc r i t to:
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