FERRARIS TAMBURINI - Come posso mangiar bene - 1913 copia

io Cenni intorno alV arte di mangiar bene vuole la g l o r i a, l ' a l l o r o, anche a r i schio di guastar e i l vent r i colo a l t r u i, predi sponendo lo al le gas t r i ti croni– che con i manicaret ti succolenti preparati da l la sua scienza. La donna cuoca, invece, si accontenta di meno. L a massaja accorta e affezionata ai suoi car i, cerca, p r ima di tutto che i c i bi da lei preparati facciano bene e non ma l e; po i, che siano gustosi e che non cost ino un oc– chio de l la testa. T re r equ i s i t i, quest i, che fanno man– giar bene chi è costretto a fare i conti anche su l la quota nutrizione, La madre di fami g l ia sa, che per fare una cuc ina buona non è necessario di sprecare; che mol to bur ro, o un condimento abbondante, rendono la cuc ina grassa*, e qu i ndi raramente buona; ma sempre perni– ciosa a l la salute umana. Es sa non i gnora, che non ba– sta far ga l l egg i are i c ibi ne l l ' untume, perchè la cuc ina riesca gradi ta e prof ittevole ; ma esser e pure indi spen– sabi le che tutto quanto concorre al la preparazione e a l la cot tura del le v i vande, s ia mantenuto in que l l ' or– dine e con quel la pu l i z ia scrupolosa, vo l u t i, prescr i t ti dai det tami più elementari de l l ' i g i ene. E qui g i ova r i cordare esser e un errore mol to gros– solano que l lo di considerar l ' i g i ene «la scienza della paura ». Es sa invece rappresenta la cons igl i era fida e d i– sinteressata, capac e di r i sparmi are i do l o ri e i r imo r si del senno di poi. L ' i g i ene ci avverte che non tutte le v i vande, anche se squisi te, si addi cono a tut ti g l i stomachi e come con– seguenz a l og i ca, vuole che una certa armonia regni tra i c i bi e i l temperamento del le persone, al le qua li sono dest inat i. Pe r chè, è r i saputo, un nut r imento esclusivamente sano per lo stomaco può non esserlo per la salute; anzi può determinare in questa di sor-

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