FORNARI D. - Il cuciniere militare - 1932 copia

- 12 — 3. Essere scrupoloso, onesto, economo. In conside– razione che neppure la più piccola parte dei generi de– stinati all'alimentazione dei soldati deve essere sciupata, o distolta dal suo uso per nessun motivo. 4. Essere ordinato - metodico. Gli utensil di cucina, in genere dovranno essere rimessi al loro posto appena se ne è ultimato l'uso, poiché soltanto in questo modo si eviteranno g li e r r o r i, la confusione e le i n u t i l perdite di tempo. 5. Essere volonteroso - appassionato alla cucina - am– bizioso di far bella figura. Il cuciniere è un mestiere nel quale non si riesce senza la vocazione, il cuciniere per forza e svogliato non combinerà mai nulla di buono. 6. Essere all'altezza di comprendere l'importanza del– la mansione. Il lavoro del cuciniere, nell'interesse comu– ne, deve essere stimolato dal pensiero che i suoi sforzi devono raggiungere il risultato di aumentare il benessere di t u t t i. 7. Essere preciso, regolato. Calcolatore del tempo ne– cessario alla preparazione ed alla cottura delle vivande, perchè queste, poco cotte sono indigeste; stracotte, di gusto molto discutibile e poco a p p e t i t i b i l i; riscaldate per dono buona parte del loro pregio. 8. Aver buona memoria. Per non dimenticarsi delle preparazioni al fuoco, che vanno rimestate spesso e sor– vegliate durante la cottura. 9. Essere intelligente, svelto. Osservatore attento di quanto vede fare dai più capaci di l u i, cercando non so– lo di imparare, ma ingegnandosi di fare di più e di me– glio, studiando ed applicando attentamente i consigli che si suggeriscono nel presente volumetto. 10. Essere sobrio, serio, di gusto sensibile e piuttosto] delicato, possibilmente buongustaio. Avere odorato fino, perlomeno normale in cosiderazione che i l cuciniere de– ve assaggiare, correggere, rimediare, saper giudicare con competenza ed accortezza tanto le materie p r i me che le vivande preparate.

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