FORNARI D. - Il cuciniere militare - 1932 copia

- 258 — 3. Il tovagliolo deve essere piegato in tre e posato sulle ginocchia, non steso, e tanto meno appeso al collo. Deve servire sopratutlo per asciugarsi lievemente le lab– bra p r i ma di bere e dopo aver bevuto. Scorretto {spe– cialmente in casa d'altri) strofinare i piatti, i b i c ch i e r i, le posate; sarebbe grave offesa per la padrona di casa poiché significherebbe fidarsi poco della sua pulizia. Sconvenientissimo, asciugarsi il sudore, pu l i r si i denti, poco corretto pu l i r si le dita. Occorrendo pu l i re le posate od (eccezionalmente le dita) da qualche salsa od intingolo, lo si faccia colla mollica di pane che deve essere poi deposta a parte sul piatto. A desinare f i n i to il tovagliolo deve essere posato sul– la tavola a sinistra, senza ripiegarlo. 4. La bocca deve venire appena incontro al cuc– chiaio od alla forchetta con leggero movimento del ca– po. Si deve insomma portare il cibo alla bocca e non la bocca al cibo, lasciando naturalmente il piatto al suo posto. Nota. — L'abitudine di curvarsi colia testa e col busto per avvicinarsi al cibo è ritenuta scorrettissima, denota ingordigia, ed è diciamolo pure.. il ge– sto naturale delle bestie clic non possano fare diversamente. Mangiando bisogna guardarsi dal fare bocconi t r oppo grossi e dal masticare a bocca chiusa, per non dar luo– go a quel bruttissimo antiestetico rigonfiamento delle guancie che denota senz'altro la persona volgare. Evitare assolutamente il rumore eccessivo (sbattimen– to delle labbra) nel masticare, e quello ancora più noioso che alcuni producono nell'aspirare i cibi l i q u i di e le bevande calde: minestre in brodo, caffè, ecc. Nota. — Questa abitudine scorrettissima di mangiare o di bere (chi ha il difetto difficilmente si accorge) dà così fastidio, che parecchie persone sono addirittura incapaci di sopportare un vicino di tavola con questo difetto.

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