FORNARI D. - Il cuciniere militare - 1932 copia
— 270 - dere il caffè od assistere a qualche altra festicciola, por– gete il braccio (se ciò è fatto anche da altri) alla signora che siede alla vostra destra. Non è lecito, e sarebbe poco gentile, lasciare subito do– po il pranzo la casa ospitale, se a questo non fa seguito un ballo od altro trattenimento, è opportuno fermarsi an– cora per una buona mezzora in cordiale conversazione. P r ima di congedarsi si ringrazia nuovamente la padrona di casa. Visita di dovere: Ricordatevi che l ' i n v i to a pranzo i m– pone l'obbligo di fare entro gli otto g i o r ni successivi una visita di ringraziamento alla famiglia dell'ospite, v i– sita che è doverosa (pena il raffreddamento delle relazio– ni) anche se per qualsivoglia motivo non si è voluto o potuto accettare l ' i n v i to stesso. Se assenti, o per altre ragioni impossibilitati a compie– re di presenza questo dovere, non si d ime n t i c hi di i n– viare (entro il tempo suddetto) una lettera di ringrazia– mento in cui sia detto dell'impossibilità di presentarsi: il semplice biglietto da visita in questo caso non è ritenuto sufficiente. Fiori, dolci, ecc.: Presentarsi ad un pranzo portando seco vino, dolci, frutta è tult'altro che opportuno, in ge– nerale questo non deve essere fatto perchè scontenta, mor tifica i pad r oni di casa, ed ha l'aria di voler compensare il disturbo. Quando però si è i n v i t a ti con una certa frequenza in una stessa famiglia è invece opportuno farsi precedere (qualche volta) da un mazzo di f i o r i, naturalmente non molto comuni. Soltanto se l'intimità cogli ospiti è molto grande e si tratta di un semplice pranzetto di famiglia non è scor– retto offrire qualche bottiglia di vino scelto, della frutta prelibata, ecc., sempre g r ad i ti possono considerarsi in queste circostanze dei cioccolatini o bomboni da presen– tare alla padrona di casa per le signore ed i bamb i n i.
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