FORNARI D. - Il cuciniere militare - 1932 copia

Norme per preparare la tavola C ome si p r e p a ra e c ome si s e r ve a t a v o l a. Due parole ai camerieri. Generalmente si crede, specialmente fra i soldati, che fare il cameriere sia un mestiere alla portata di tutti e che, per' apparecchiare una tavola e portare i p i a t ti non occorrono a t t i t ud i n speciali. Io r i c o r do invece d'aver letto in proposito (non so più dove) una frase così concepita: « E' tanto facile fare il signore — come è difficile fare i l, cameriere » — nè saprei come dar torto all'autore di essa come penso che, al signore, certe scompostezze (quando a d d i r i t t u ra non riescono simpatiche) possono sempre essere imputate come stravaganze e che, a l ui non manca il modo di comandare per essere servito: mentre la vera abilità del cameriere sta appunto nell'in- tuire le necessità del signore, i ndo v i na r ne in certo mo– do il pensiero, servirlo insomma evitandogli anche il d i– sturbo di comandare. Se io volessi q u i n di insegnare anche in modo somma– rio, quale dovrebbe essere, e come comportarsi il came– riere perfetto, non mi basterebbe un intero volumetto. Ho voluto premettere tutto questo perchè più volte mi è accaduto di osservare che i camerieri quasi sempre i m– provvisati ed in servizio presso le mense m i l i t a r i, ma n– cano spessissimo delle nozioni più elementari inerenti al loro servizio, nè sempre si curano di apprènderle, anche perchè non vi è chi se ne interessi o sia in grado di i mp a r t i r l e. Così da camerieri in giacca bianca con paramani e spalline colorate mi son visto presentare dei p i a t t i, sui

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