FORNARI D. - Il cuciniere militare - 1932 copia

-- 278 - quali per vedere le impronte digitali non era certamente necessario ricorrere alle lenti d'ingrandimento. Otto vol– te su dieci questi camerieri si presentano a destra anzi– ché a sinistra del commensale, obbligandol a tenere una posizione incomoda per servirsi. Ho notato inoltre, (ma questo deve essere capitato solo a me) dei camerieri che si asciugavano il sudore col tovagliolo usandolo poi per ripassare i piatti; o si ravviavano i capelli colle d i– ta mettendole poi colla massima indifferenza dentro i b i c ch i e ri p u l i t per p o r t a r li in tavola, ovvero toccavano il pane e tante altre cose che il tacere è più pulito. Entro q u i n di in argomento convinto di poter dare delle norme util che, messe in pratica, gioveranno cer– tamente a migliorare ed a rendere più soddisfacente il servizio. 1. Il cameriere perfetto dovrebbe avere: prestanza fisica ed aspetto simpatico, assoluta padronanza di sé stesso, ed un fare ordinato, metodico, preciso. Va da sé che non t u t ti possono fare assegnamento su tali qualità naturali innate, mentre tutti (anche i meno favoriti dalla natura) potranno ugualmente rendersi pia– cevoli e. simpatici, col mostrarsi affabili, usando in ser– vizio la massima cortesia, mantenendosi sempre tran– q u i l l i, sereni e dolci nell'espressione, siano gentili sopra– tutto nel salutare, nel rispondere, e nel cedere il passo. 2. Il cameriere ha l'obbligo di curare al massimo grado la pulizia della p r o p r ia persona, degli abiti e del– la biancheria che indossa; non si presenterà mai in.sala da pranzo colla barba lunga, le scarpe impolverate, i capelli non ravviati. 3. All'ingresso dei commensali in sala da pranzo il cameriere si recherà i nc on t ro premuroso, saluterà con un leggero i nch i no, li accompagnerà al posto assegnato, e li aiuterà a sedersi spostando p r i ma e ravvicinando poi con bel garbo la sedia al tavolo. 4. Svolgerà il suo servizio con sollecitudine e con naturalezza, guardandosi bene dal l'affannarsi troppo e dal correre, il che non ingenera che confusione.

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