FORNARI D. - Il cuciniere militare - 1932 copia
— 295 — P er t o g l i e re v ia il r a n c i do ai g r a s si in g e n e r e. Sciogliete il grasso in abbondante acqua bollente, i m– mergete nella pentola uri sacchettino contenente polvere di carbone, lasciate bollire per 15-20 m i n u ti q u i ndi r i t i– rate dal fuoco e lasciate raffreddare, togliete il sacchet– tino e ricuperate il vostro grasso. L a t t e. Non disponendo di ghiaccio, ecco come può essere mantenuto dolce il latte. 1. — Immergendovi (senza farlo bollire) delle foglie o delle r a d i ci di rafano selvatico (senape che i tedeschi usa– no molto, specialmente grattugiata col bollito). Si mantiene per v a ri giorni, senza i na c i d i re e non per– de nulla delle sue proprietà.à 2. — Un grammo di acido borico (1) in polvere ag– giunto ad un l i t ro di latte, lo mantiene inalterato (anche in estate) per oltre due giorni. 3. — Per conservarlo a lungo, occorre sterilizzarlo, nel modo seguente. Le bottiglie piene di latte fresco si mettono in una pentola capace in modo da poterle coprire d'acqua fino al collo, si fa bollire la pentola per 35-40 m i n u ti poi si chiudono ermeticamente le bottiglie con buoni turaccioli incatramati. Con questo sistema si mantiene parecchi mesi. Le u o v a. Per conservare le uova occorre sceglierle fresche il più possibile e pulite. Parecchi sono i sistemi in uso, e tutti basati sul p r i n c i p io di evitare che l'aria penetri attraver– so i f o ri del guscio. Assicuratevi che le uova da conservare siano freschis– sime e procedete poi in uno dei modi sottonotati. (1) L'acido borico nella dose indicala non è affatto nocivo all'organismo.
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