FORNARI D. - Il cuciniere militare - 1932 copia
- 305 — Consigli pratici d'indole medica Fra le cose i mp o r t a n ti che, a mio giudizio, non deve ignorare c hi si interessa di cucina, ho creduto opportu– no far posto alle cognizioni importantissime che si rife– riscono al modo di comportarsi in caso di disturbi, ma– l o r i, i n f o r t un i, avvelenamenti, senza naturalmente allon– tanarmi da quello che ha strettamente attinenza colla cu– cina e la sala da pranzo: C r a m pi a l lo s t o m a co (dopo • pasti). Cura. — Sbottonare gli abiti in modo che lo stomaco possa dilatarsi. Somministrare caffè bollente con succo di limone. Applicare panni caldi sullo stomaco. Far ingerire 1 I H2 goccie di laudano in poca acqua zuccherata; nei casi più gravi provocare il vomito con acqua calda salata. C o r pi e s t r a n ei n e l l ' e s o f a g o. (Scheggie di ossa, spine di pesce, boli alimentari, ecc.) E' abbastanza frequente il fatto che mangiando s'intro– ducano c o r pi estranei nell'esofago; se si tratta di corpi poco voluminosi ed appuntiti si fermano generalmente nel tessuto e si insinuano in qualche piega, riescono in tal modo molto molesti, ma non danno luogo a soffoca– zione; i c o r pi voluminosi invece, comprimendo fortemen– te la trachea o il laringe, possono provocare soffocazio– ne. In questo caso il paziente è terrorizzato, ha g li occhi sbarrati e l a c r iman t i, ansia i nd i c i b i l e, e se non si prov– vede in tempo, può mo r i re per soffocazione. Cura. — E' indispensabile usare tutti i mezzi per r i– muovere il corpo estraneo, oppure, se si tratta di un cor– po che può discendere senza pericolo nello stomaco, favo– r i r ne la discesa.
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