FORNARI D. - Il cuciniere militare - 1932 copia
- 31 - nuisce il bruciore e si accelera la guarigione. Quando non è possibile l'immersione si applica la soluzione inzup– pandovi un pannolino pulito più volte ripiegato. Anche l'acqua salata serve a calmare il dolore. Il bicarbonato di soda applicato umido sulle scotta– ture, calma li dolore e ne facilita la guarigione. F e r i t e. Le ferite per quanto piccole presentano sempre perico– lo d'infezione, non debbono q u i n di essere trascurate e tanto nino curate coi sistemi delle donnicciole i g n o r an t i; le tele di ragno, le erbe aromatiche e s i m i l i, sono perico– losissime, e possono portare gravi conseguenze. Per la disinfezione, se non si può avere a portata di mano: t i n– tura di iodio, sublimato corrosivo, acido fenico; si prov– veda con alcool da bruciare, benzina, acqua di colonia; dopo la disinfezone occorre proteggere la ferita dagli agenti atmosferici e dal sudiciume; a questo scopo tutti sanno che il materiale più adatto è il cotone e la garza sterile, (si mette la garza a contatto della ferita e sulla garza il cotone), non possedendone si provvede con fa- scie di tela bianca ben pulita e bagnata in p r i n c i p i o, col– lo stesso l i qu i do usato per disinfettare la ferita. Per r i p u l i re la ferita e le p a r ti vicine si usi, in mancan– za di meglio, acqua precedentemente bollita facendola cadere su questa spremendola con una pezza pulita, ben inzuppata, anch'essa precedentemente bo l l i t a; evitando in t u t ti i casi di sfregare la ferita.
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